Leggiamo sul Tirreno di domenica 26 giugno, l'esperienza di due ragazzi esperti di survival, che hanno vissuto i nostri boschi per quattro giorni consecutivi attraversando l'isola, da ovest ad est.
Ci regalano attraverso la loro esperienza una fotografia della realtà del patrimonio naturalistico elbano, che non vorremmo vedere, fatta di trascuratezza e sporcizia.
Viviamo all'interno dell'Elba realtà diametralmente opposte, ci sono zone sotto tutela del parco e fuori da questi perimetri (alcune volte purtroppo anche all'interno), il degrado e l'abbandono.
Abbiamo una viabilità interna totalmente in balia di erbe infestanti e piante che non più curate e sottoposte a manutenzione del verde, diventano un percolo per gli automobilisti e negano alla vista quegli spettacolari punti di belvedere che un tempo caratterizzavano le nostre strade.
Quantità elevate di plastica e rifiuti intasano le cunette di scolo adiacenti al manto stradale e si riversano nei boschi e nel sottobosco.
Ogni volta che i nostri ospiti scesi dalla nave, percorrono le strade elbane, si presenta ai loro occhi l'evidenza di un territorio assolutamente trascurato, cosa penseranno? Gli sembrerà davvero di essere in un isola che fa parte di un parco naturale? Non potremmo mai esserlo in maniera degna di questo nome, se non saremo in grado di riportare decoro, anche al di fuori delle aree del PNAT.
La legge impone alle gestioni associate del turismo, di indirizzare parte delle risorse proprio a progetti ambientali, per una buona promozione turistica, è sicuramente più utile investire nella manutenzione del territorio piuttosto che in manifestazioni anche se piacevoli, sarebbe infatti necessario ripensare a come suddividere il contributo di sbarco, ma soprattutto alla quota da destinare al comparto ambientale.
Siamo sicuri che parte di questo degrado, sia dovuto al nostro assetto istituzionale attuale, i tagli operati dal governo centrale e le poche risorse esistenti, giocano in maniera sostanziale sulla mancanza di manutenzione e cura di tutta l'isola e questo rende evidente come sia sempre più difficile in questa divisione, ovviare a queste problematiche.
Noi vogliamo chiedere con forza agli enti locali e a quello provinciale, che venga posta in emergenza l'attuale situazione, pensiamo che senza fare progetti ambiziosi e senza investire ingenti risorse, si possa avviare un'azione mirata alla pulizia delle strade da plastica e rifiuti vari e un taglio delle erbe infestanti, insomma un'azione indirizzata almeno alla manutenzione ordinaria e al decoro.
Per il problema della plastica, il Pd elbano è intenzionato ad aprire una discussione con il sottosegretario Silvia Velo e l'assessore regionale Fratoni per progetti che vadano in questa direzione.
PD Elba