Ieri pomeriggio a Marciana marina Legambiente Arcipelago Toscano ha incontrato Giacomo Giannarelli, presidente del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, presidente della Commissione d’inchiesta MPS, vicepresidente della IV Commissione e membro della Commissione Toscana Costa, e Enrico Cantone, Componente Prima Commissione e Vicepresidente Commissione istituzionale per la ripresa economico-sociale della Toscana costiera.
All’incontro, al quale per la Segreteria di Legambiente Arcipelago Toscano hanno partecipato il direttore Beppe Contin e Umberto Mazzantini, responsabile mare Legambiente Toscana e responsabile nazionale isole minori del Cigno Verde, hanno partecipato anche alcuni soci marinesi di Legambiente ed hanno dato il loro contributo esponenti del Comitato Porto Comune, ad iniziare dal presidente Gian Piero Landi, e Anna Lupi di Italia Nostra, l’Associazione che ha presentato insieme a Legambiente una richiesta di convocazione della Commissione paritetica regionale per discutere un Piano Portuale che a Marciana Marina non sembra piacere a nessuno.
La discussione con Giannarelli e Cantone è stata serrata ed esaustiva e il Portavoce regionale M5S ha chiarito gli aspetti tecnici dell’iter del Piano del porto e il ruolo distinto che possono esercitare le istituzioni, le associazioni ambientaliste e di categoria, il Comitato e le forze politiche.
Dopo il serrato scambio di vedute, Giannarelli e Cantone hanno fatto una passeggiata sul magnifico lungomare di Marciana Marina insieme agli esponenti di Legambiente e del Comitato per rendersi conto di persona delle problematiche dell’area portuale e dell’enorme impatto paesaggistico, ambientale, costiero ed economico-sociale che il progetto di porto turistico della Giunta Ciumei, con i suo moli-muraglia a tagliare golfo e paesaggio, avrebbe su Marciana Marina.
«La presenza di Giannarelli, Cantone e del Movimento 5 Stelle, che ha già presentato in Consiglio regionale un’interrogazione sul tema, è importante – dice Maria Frangioni, presidente di Legambiente Arcipelago Toscano - perché segnala l’attenzione politica su un progetto sbagliato, impattante e che va ridotto, così come chiede la stragrande maggioranza dei marinesi. Sul tema hanno presentato una interrogazione anche i Consiglieri regionali di Sì–Sinistra Toscana – che dovrebbero venire anche loro a Marciana Marina nei prossimi giorni - e il PD locale ha interessato della questione alcuni Assessori e Consiglieri regionali democratici. Ma a Marciana Marina l’opposizione a questo progetto di porto è ancora più trasversale e unitaria e coinvolge anche esponenti ed ex amministratori del centro-destra».
Mazzantini sottolinea che «Giannarelli e Cantone hanno dimostrato grande apertura e disponibilità e di questo li ringraziamo insieme al loro gruppo. Nel rispetto della rispettiva autonomia della quale noi e il Comitato Porto Comune siamo molto gelosi, stiamo intanto valutando altre iniziative a livello istituzionale regionale, nazionale ed europeo».
Il responsabile Isole Minori di Legambiente conclude: «Qualcuno ha forse creduto che il blitz di Goletta Verde e l’assegnazione simbolica della bandiera nera al sindaco di Marciana Marina fossero uno scherzo folkoristico, sono invece il segnale dell’impegno di tutta Legambiente a far diventare – come è già avvenuto – il Piano Portuale di Marciana Marina un caso nazionale, per non permettere che venga inutilmente devastato uno dei paesaggi più belli del Mediterraneo. Insieme alla maggioranza dei marinesi, crediamo che si possa fare un porto per il Paese e non un Paese per il porto. Le alternative progettuali per un porto verde, leggero, gestito dalla comunità locale e che vada a vantaggio di tutti i marinesi ci sono, chiediamo al Sindaco e alla sua Giunta di ascoltare la gente di Marciana Marina e i suoi ospiti, che vogliono che la bellezza impareggiabile del lungomare e del paesaggio marino e costiero resti intatta».