“Se un parcheggio viene giudicato la migliore risposta, vuol dire che non hanno capito il senso del nostro intervento volto al bene delle imprese, che è il nostro unico fine e che lo deve diventare anche per le amministrazioni locali, perché è solo passando dallo sviluppo delle aziende che può ripartire l’occupazione”: è quanto afferma il presidente di Cna Elba Maurizio Ballarini commentando la reazione del sindaco e del vicesindaco di Portoferraio alla pagella redatta da Cna sui due anni di mandato.
“I giudizi dati dalla Cna – continua Ballarini - sono stati ben circostanziati e mirati unicamente alle cose fatte o non fatte dalla Giunta Ferrari in questi due anni, con effetti diretti sulle imprese: è chiaro che ogni atto di una amministrazione ha ricadute indirette anche sulle aziende, ma è altrettanto chiaro che alcune decisioni sono in grado di generare effetti positivi o negativi di rilevanza enormemente più importante di quelle di un parcheggio o delle altre cose citate in risposta da Ferrari e da Marini. Tanto per rimanere in ambito “scolastico”, non è che un dieci in condotta rimedia un 4 a matematica, può aiutare, ma non è sufficiente”.
“Apprendiamo invece ed apprezziamo la disponibilità del sindaco ad inaugurare una stagione di confronto con Cna – aggiunge il coordinatore sindacale dell’Elba Claudio Pinna - saremo ben lieti di poter discutere di tutti quegli atti che nel restante tempo di mandato la Giunta Ferrari può ancora assumere per imprimere un segno davvero positivo nelle imprese elbane e di conseguenza su tutta la cittadinanza: potremo parlare delle scelte da prendere in urbanistica, nella gestione dei rifiuti, nella continuità territoriale, nell’imposizione fiscale, nei rapporti fra amministrazioni isolane, nell’efficientamento amministrativo e tanto altro”. “Se risolve i problemi delle imprese di sua competenza, una bella serie di 10 in pagella lo aspetta – conclude il vicepresidente provinciale Maurizio Serini - e noi saremo più contenti di lui, perché vorrà dire che le aziende staranno meglio di adesso, almeno per quanto riguarda le questioni su cui un Comune ha ancora la potestà e la possibilità di incidere, nonostante la crisi; ma per far si che questo avvenga bisogna cominciare a lavorare sui temi veri che ha sollevato la Cna, progettare e confrontarsi con chi ha le capacità per incidere: vediamo se riusciranno a passare da un niente di fatto a qualcosa di tangibile”.