In qualità di rappresentanti di una delegazione di genitori CONTRARI alla SETTIMANA CORTA recentemente deliberata dal Consigli d’Istituto del Comprensivo di Portoferraio, alla luce del recente comunicato stampa diffuso dal suddetto Istituto, intendiamo porre alcune puntualizzazioni.
In data 30 giugno il Consiglio d’Istituto della nostra scuola ha deliberato la sperimentazione della settimana corta “articolato su 5 giorni (dal lunedì al venerdì) per sei ore giornaliere 08,00-14,00 con due intervalli di 10 minuti ciascuno (alle 10,00 ed alle 12,00) senza rientri pomeridiani (eccetto il musicale)” (delibera N.5)
La comunicazione ufficiale alle famiglie è avvenuta in data 8 luglio c.a. per mezzo di un comunicato stampa sui un giornali on-line locali e pubblicazione degli estratti del verbale della riunione del Consiglio d’Istituto sul sito del Comprensivo.
Con l’intento di informare, chiarire alcuni passaggi ed avere una visione d’insieme realistica, esponiamo quanto segue.
Punto 1) la delibera del Consiglio d’Istituto
La delibera è avvenuta alla presenza di 10 membri su 19; dei 10 presenti 8 si sono mostrati favorevoli, 2 contrari. Degli 8 genitori rappresentanti la metà erano assenti, e dei 4 presenti 2 si sono dichiarati favorevoli, 2 contrari. La stragrande maggioranza citata ha pertanto corrisposto al numero legale risicato.
Solo in seguito alla votazione il Presidente del Consiglio d’Istituto ha dato lettura di una lettera sottoscritta da circa 2/3 dei genitori dei ragazzi iscritti alla classe 3° dell’indirizzo musicale nella quale si dichiaravano fortemente contrari all’avvio della settimana corta per motivi educativi, pedagogici, igienici ed organizzativi. Di questa lettura nell’estratto del verbale della delibera non vi è traccia.
La dichiarazione presentata dalla scuola ai giornali locali on-line ammette problematicità relativamente l’organizzazione oraria del musicale. In sede di Consiglio d’Istituto l’argomento è stato affrontato in maniera superficiale e marginale, licenziandolo con un “per il musicale poi si vedrà”. Alcuni genitori presenti alla discussione come uditori possono darne effettiva conferma.
Punto 2) convocazione rappresentanti genitori
La convocazione di un’incontro tra rappresentanti di classe da effettuarsi in data 19 maggio c.a è avvenuta in maniera superficiale, 24 ore prima, non tenendo conto del fatto che i rappresentanti dell’indirizzo musicale erano impegnati proprio nel giorno 19 maggio nell’evento scolastico-culturale denominato “Cosmopoli”. Alcuni rappresentanti non hanno ricevuto comunicazione alcuna. Del suddetto incontro ad oggi non esiste alcun verbale ne convocazione ufficiale.
Punto 3) sondaggio genitori
Il “sondaggio con tutti i genitori” si è svolto predisponendo un foglio il giorno del ritiro delle pagelle, il 23 giugno dalle ore 10 alle ore 11:30, nel quale i genitori avrebbero dovuto esprimere il loro consenso/dissenso nei confronti della settimana corta. Nel suddetto foglio NON veniva specificata la modulazione oraria 8-14, modulazione cha sarebbe poi stata proposta e votata dal Collegio Docenti solo nella mattina del 30 giugno c.a.; si alludeva solo ad una generica settimana corta. Alla richiesta rivolta agli insegnanti di alcuni genitori afferenti all’indirizzo musicale di ulteriori delucidazioni relativamente la proposta oraria per il relativo indirizzo non vi è stata alcun tipo chiarimento.
Ci preme inoltre sottolineare che, in piena stagione turistica, molti genitori, COMPLETAMENTE IGNARI DEL SONDAGGIO, hanno delegato amici e parenti al ritiro della pagella, e molti altri sono andati a ritirarla in segreteria; altri ancora non hanno ancora provveduto al ritiro.
Nell’era digitale della scuola 2.0, iper-tecnologica ed iper-connessa, ci aspettavamo che il sondaggio fosse svolto quantomeno in maniera adeguata sia dal punto di vista delle tempistiche, sia come ventaglio d’utenza. La Dirigente Scolastica ci ha comunque tenuta a precisare, sempre in sede di Consiglio d’istituto, che il sondaggio NON era un atto dovuto ma solo orientativo, poiché quella della modulazione oraria è una decisione che spetta unicamente al Consiglio appunto.
Punto 4) motivazioni addotte alla scelta della settimana corta
Durante il Consiglio d’Istituto svolto in data 30 giugno c.a. i presenti sono stati messi al corrente delle “profonde e pedagogiche” motivazioni che sottostanno a tale decisione; pare che il sabato vi sia un numero maggiore di assenze, per i motivi più disparati: partite di calcio, week end in vacanza, ecc… I Professori, forti di queste assenze, hanno proposto nuovamente (poiché la stessa proposta era stata già formulata due anni fa con esito negativo) la settimana corta, per permettere ai ragazzi non si è ben capito quale maggiore libertà.
Si è tenuto quindi conto e sostenuto le esigenze di chi vuole andare in vacanza e di chi preferisce far altro, a quelle di chi invece il sabato lavora e trova nella scuola un forte, fortissimo alleato educativo.
Il Piano dell’Offerta Formativa annuale evidenzia come il contesto ambientale presenti le seguenti caratteristiche legate essenzialmente all’insularità e all’economia:
“ L’Isola d’Elba, di cui Portoferraio è capoluogo, per la sua natura geografica è periferica rispetto ai centri continentali. Ne deriva una certa marginalità e limitatezza di esperienze e di occasioni culturali che hanno come conseguenza, per la popolazione, una maggiore difficoltà a sfruttare le opportunità di crescita e di confronto. Lo sviluppo economico del nostro territorio si è indirizzato prevalentemente al turismo ed alle attività commerciali soprattutto a carattere stagionale.”
Tra le richieste alla scuola si evidenziano invece:
“maggiori opportunità culturali anche al fine di prevenire la dispersione scolastica” e “tempi scuola adeguati alle esigenze del territorio”
Tra le risposte della scuola troviamo:
“Accrescere la motivazione degli alunni per favorire l’apprendimento e promuovere il benessere a scuola” e “Rispettare i ritmi di apprendimento degli allievi per garantire a tutti il successo formativo e favorire la flessibilità nel percorsi formativi”.
Non ci pare di scorgere riferimento alcuno allo svago e al relax.
Punto 5) la sperimentazione come fase transitoria e opzionale
La scuola Secondaria di Primo Grado del Comprensivo di Portoferraio è l’UNICA scuola dell’intero Comune; la sua offerta formativa ha previsto fino all’A.s. corrente la seguente modulazione orario:
CLASSI SENZA INDIRIZZO MUSICALE (30 ore)
8 – 13 dal lunedì al sabato
CLASSI CON INDIRIZZO MUSICALE (33 ore)
8 -13 dal lunedì al sabato
15 - 17 il martedì + 1 modulo di 50’ lezione individuale strumento (orario pomeridiano variabile)
Questo significa che le famiglie hanno accettato la suddetta modulazione oraria, l’hanno condivisa ed hanno adattato le proprie esigenze familiari sulla base di tale proposta.
Una “sperimentazione” della settimana corta presuppone a nostro parere quantomeno un periodo di “transizione”, e non può essere imposta dall’oggi al domani, considerato che le iscrizioni ed eventuali modifiche (come ad esempio la richiesta di non avvalersi più dell’insegnamento della Religione Cattolica) devono pervenire entro il mese di febbraio.
La sperimentazione inoltre non può essere imposta a coloro che si trovano a frequentare le classi 2° e 3°, men che meno all’indirizzo musicale, che si vedrebbe SERIAMENTE GRAVATO nel carico didattico dovendo affrontare in taluni giorni fino a 8 ore di didattica, intervallate da un’ora, senza la possibilità di restare a scuola, senza il tempo materiale di tornare a casa. Come si legge anche nella delibera del Consiglio d’istituto, la scuola ad oggi non dispone di adeguati spazi da adibire a mensa.
Lo stesso CCNL prevede che un’insegnante non possa effettuare più di 7 ore di servizio giornaliero, opportunamente intervallate da una pausa di 1 ora. Perché mai dovrebbero farlo dei ragazzini in età evolutiva?
Se deve essere effettuata la sperimentazione, quantomeno se ne escludano le classi già avviate negli anni scolastici 2014-15 e 2015-16, e si inizi con un percorso opportunamente monitorato che coinvolga esclusivamente le classi prime.
Fermo restando che sarebbe auspicabile che le famiglie potessero scegliere in maniera opzionale a quale modulazione oraria aderire, come già sperimentato negli anni ‘90 dal medesimo Istituto, un’introduzione graduale permetterebbe ai ragazzi e alle famiglie coinvolte un passaggio meno traumatico alla nuova modalità oraria.
Punto 6) Questioni di carattere educativo, psico-pedagogico, igienico-alimentare
Potremmo fare un lungo elenco delle motivazioni di carattere educativo, psico-pedagogico e igienico-alimentare per le quali riteniamo che la settimana corta possa risultare non idonea per dei bambini e ragazzini dai 10 ai 13 anni.
Ci limitiamo a mostrare delle enormi perplessità dal punto di vista del reale rendimento didattico, in particolar modo nelle ultime due ore, convinti, sulla base di decine di ricerche scientifiche e dell’esperienza di decine e decine di insegnanti, che la soglia di attenzione tenda fisiologicamente a calare già dopo le ore 12.
Siamo convinti che questa scelta metta in grandi difficoltà i ragazzi con Bisogni Educativi Speciali, Disturbi Specifici dell’Apprendimento e disabili; in particolar modo questi ultimi verrebbero fortemente penalizzati dal punto di vista dell’integrazione sociale, considerando che per MOLTI DI ESSI la scuola è L’UNICO momento di reale condivisione e interazione con i propri coetanei. Si pensi anche a QUESTE famiglie, che anziché andare in vacanza, trascorrono il sabato a lavorare e trovano proprio nella scuola un forte supporto logistico.
Relativamente la questione legata all’igiene alimentare, la settimana corta con modulazione oraria 8-14 sottopone i bambini e ragazzi ad un doppio intervallo nel quale dovranno necessariamente mangiare qualcosa. Ci chiediamo, anche sulla base delle linee guida proposte dal MIUR “Per un corretto stile di vita”, 110 pagine nel quale ci vengono dettagliatamente descritti i punti cardine di una vita salutare basati su alimentazione e attività fisica, come faranno i nostri bambini e ragazzi ad alimentarsi con criterio ed avere il tempo necessari oda dedicare sia allo studio individuale e casa ma anche all’attività sportiva.
Ci chiediamo anche come pensiamo di aiutare coloro che presentano problematiche legate proprio all’alimentazione, quali gli affetti da diabete e celiachia, perché per loro sarà ancora più difficile trovare una soluzione che concordi con i propri bisogni alimentari specifici
Punto 7) L’indirizzo musicale
L’indirizzo musicale, fortemente voluto e sostenuto negli anni dai precedenti Dirigenti Scolastici, rischia di vedere il suo esaurimento già dall’a.s. prossimo venturo. Sono molti i genitori, soprattutto delle classe terze, ad essere sinceramente preoccupati di un così drastico e radicale cambiamento didattico, considerati i vari impegni extra scolastici che vedono coinvolti i ragazzi, considerate le ore supplementari che gli studenti affrontano per prepararsi ai vari eventi e spettacoli, e non per ultimo considerato l’Esame di Stato. Molti genitori stanno prendendo in considerazione di rinunciare all’indirizzo musicale e chiedere che il proprio figlio venga inserito in altra sezione.
Consapevoli che tutti i provvedimenti assunti dal consiglio d’Istituto sono reclamabili ai sensi del art.14 comma 7 del dpr 275/99 entro il 14° giorno dalla loro delibera, intenti a rivolgerci agli organi competenti preposti al monitoraggio sull’andamento generale dell’attività scolastica e dei servizi, chiediamo delucidazioni su come l’Istituto ha intenzione di procedere e risolvere le problematiche sopra esposte.
Rappresentanti Comitato Genitori contrari alla settimana corta
dell’ Istituto Comprensivo di Portoferraio