L’incontro con gli studiosi delle università di Firenze e La Sapienza di Roma che si è tenuto a Rio Marina nelle scorse settimane, ha chiarito come una delle principali cause del fenomeno franoso nel Piano di Rio sia l'acqua che penetra nel sottosuolo in alcuni tratti del corso del Riale. Gli studi, fra l’altro, hanno evidenziato come sotto la strada (Sp26) ci siano alcune fasce sicure e di appoggio, dove con opere di sottofondazione (gettate di cemento in profondità, palificazioni, opere murarie, etc), la viabilità provinciale potrebbe essere salvata e riaperta al transito.
Gli studi eseguiti sull'area sono stati due, indipendenti e condotti con tecnologie differenti, ma i risultati che hanno prodotto coincidono al 95%. L'ulteriore lavoro di sintesi fra i due studi, previsto per il prossimo settembre, consentirà di disporre di elementi certi e di proposte sicure.
Il circolo di Rio Marina e Cavo del Partito democratico, in attesa dell’assemblea pubblica di presentazione dei risultati definitivi, ha posto in stato di allerta i rappresentanti del territorio presenti nei consessi regionali e nazionali affinché, al momento opportuno, si attivino per sostenere gli interventi pubblici che si renderanno necessari.
Il circolo di Rio Marina e Cavo del Partito democratico