Da poch giorni è in libreria, copertina rosso-bandiera e titolo sicuramente non renziano, il libro- intervista del Governatore della Regione Toscana, 'Rivoluzione socialista, idee e proposte per cambiare l'Italia'. 140 pagine di agevole lettura, equamente divise tra l'intrvista a tutto campo di Peppino Caldarola e una serie di articoli apparsi negli ultimi due anni sul giornale online ?Huffington Post', diretto da Lucia Annunziata, e sulla sua pagina Facebook.
Tanto per non girarci intorno, il dialogo dell'ex direttore dell'Unità di vent'anni fa parte con un chiaro: "VUoi fare il segretario del PD..." In effetti tutti gli argomenti toccati nell'intervista e negli articoli successivi tendono a definire l'immagine di un candidato segretario PD nettamente alternativo a Renzi, confermando l'autocandidatura lanciata qualche tempo fa, rivendicando (pag. 61) come "la sinistra PD può e deve rivalutare la parola 'socialismo', nel rispetto delle altre identità che convivono nel partito ma anche con l'ambizione di essere alternativa e diventare maggioritaria rispetto all'asse liberal-moderato che con Renzi ha vinto l'ultimo congresso".
La 'rivoluzione' oltre che lessicale, di contenuti, a cominciare dalla modifica delle incongruenze della pubblica amministrazione che penalizzano oggi i cittadini; il 'socialismo' come argine teorico e di governo al "trentennale predominio dell'ideologia liberista" ed al suo fallimento.
La composizione del quadro di riferimento 'di sinistra' prosegue attraverso le numerose citazioni di padri nobili, vecchi e nuovi, snocciolando rispettose ma nette critiche a quasi tutto l'operato di Renzi nella sua duplice veste di segretario e Presidente del COnsiglio, magari sottolineando che le scelte giustefatte vanno migliorate assai per dare risposte davvero efficaci, in particolare alla povertà.
La critica più convincente di Rossi è proprio su questo aspetto, sull'abbandono progressivo del welfare, il sistema sociale di protezione dei più deboli: colpa certo delle politiche di austerità troika filo tedesca - ci dice - ma anche di chi, in Italia, ha dimezzato le risorse per mitigre la povertà mentre sono più che raddoppiate le famiglie sotto quella soglia. E le risorse ci sarebbero, chiosa il Governatore, ma "vengono sprecat con scelte sbagliate", citando ad esempio l'eliminazione delle tasse sulla casa anche per i ricchi o le mance a pioggia (i 500 euro una tantum ai 18enni); in sostanza si è perso quel "principio della progressività fiscale che distingue la destra dalla sinistra". Brillano per la loro assenza, tra gli esempi negativi di spesa, quelle assurde dell'aereo spaziale del Premier - 175 milioni - e quelle, folli anche per un paese leader delle 'missioni di pace' come l'Italia, dei cacciabombardiere F35 (90 aerei al costo di 100 milioni cadauno); non è una dimenticanza da poco neanche sul piano simbolico (Sandro Perini docet).
Dopo la fresca sconfitta elettorale ed in attesa delfatidico congresso PD e del referendum istituzionale, sulla propria pagina FB, Rossi ci tiene a sottolineare che l'apprezzamento per la sua candidatura è in crescita, citando un sondaggio del 21 luglio quale supera il 28% delle preferenze come segretario, a fronte di un non proprio plebiscitario 55% di Renzi.
I riferimenti di Rossi a Corbyn e Sanders, a Podemos e Syriza, nonchè ad Oxfam (l'ONG che ci ha ricordato che 62 persone nel mondo che detengono la ricchezza di metà degli abitanti del pianeta), infine, sono la base per evidenziare, oltre ai danni del neoliberismo basato sulla finanza speculativa e quindi aègli antipodi dell'economia reale che serve, la crisi profonda dei partiti socialdemocratici europei per aver accettato la logica distruttiva dell'austerità, logica da ribaltare rifondando la sinistra europea e rilanciando gli Stati Uniti d'Europa con un Governo eletto dai cittadini. "Bisogna risvegliare nei giovani l'ardore della politica - recita al 4^ di copertina - Io penso che si debba dare un contributo perchè emerga e cresca una nuova gnerazione che abbia vocazione per la politica e fede nel socialismo...perchè il capitalismo nn è un tabù".
Parole d'ordine per questo risveglio giovanile nel libro si trvano: "il mercato non può essere l'arbitro", "dal fiscal compact al social compact", partecipazione, "eliminazione dell'intramoenia negli ospedali pubblici", "dignità del lavoro" (netta l'avversione ai vaucher come emblema di precarietà), ecc...
In sostanza alcune delle risposte ai mali contemporanei: disugualianze, crisi della democrazia, nazionalismi.
Se son rose...
CR