Ieri mi è capitato di leggere un comunicato della Regione Toscana, relativo ad un finanziamento concesso dallo Stato per il miglioramento delle strutture e dei servizi sanitari. Dopo aver letto con piacere il titolo (Investimenti in sanità: in arrivo in Toscana 74 milioni di finanziamenti statali), man mano che sono andato avanti nella lettura il piacere provocato dalla bella notizia, è stato “guastato” dalla amarezza che mi ha procurato la conoscenza dei tempi che sono stati necessari per ottenere quel finanziamento e dei tempi che ancora dovranno passare perché la Regione possa mettere in cantiere tutti quegli interventi per i quali sono stati concessi quei 74 milioni (risanamento conservativo, adeguamento strutturale e manutenzione straordinaria di immobili, acquisto di arredi e attrezzature ed altre cose utili per la sanità).
Ebbene, ho appreso che quei 74 milioni facevano parte di un finanziamento complessivo del Ministero della Salute di 203 milioni risalente addirittura al 2008.
Per la bellezza di 5 anni (ripeto 5 anni!) quel finanziamento è rimasto inutilizzato. Poi, con un accordo tra la Regione e il Ministero, stipulato nel marzo del 2013, di quei 203 milioni ne sono stati “sbloccati” e resi disponibili solo 129.
Passano altri 3 anni e il 27 luglio scorso, con la firma di un Protocollo d’intesa tra il Governo regionale e il Ministero, anche i 74 milioni vengono finalmente resi disponibili. Ma, attenzione, non è finita qui. Non basta la firma di un protocollo d’intesa. La Regione ora attende di essere chiamata dai funzionari ministeriali per la firma di un Accordo di programma che dovrebbe avvenire, ma non è proprio sicuro, entro questo mese di settembre.
Andiamo avanti. Dopo la firma dell’accordo di programma (non capisco perché non sia bastato solo il protocollo) la Regione ha tempo 18 mesi, vale a dire un anno e mezzo, per la presentazione delle domande di ammissione al finanziamento di ciascun intervento. Ricevute le domande, gli Uffici ministeriali entro 90 giorni (altri 3 mesi) devono emettere i decreti di autorizzazione alla spesa. E speriamo che (ma questo nel comunicato della Regione non è scritto) quei decreti non abbiano bisogno del visto della Corte dei Conti. In questo caso passerebbero altri mesi, prima che il finanziamento possa essere effettivamente speso. Dopo l’emissione dei decreti, la Regione dovrà indire le gare per l’appalto dei lavori e per l’acquisto di arredi e attrezzature. Passerà, quindi, altro tempo prima che le opere siano realizzate e le forniture eseguite.
Ora, ammettiamo pure:
- che la Regione, dopo la firma dell’accordo di programma, invii al Ministero le domande di ammissione al finanziamento senza far scorrere l’intero tempo assegnato di 18 mesi e il Ministero non aspetti tre mesi per “tirar fuori” i decreti ;
- che, dunque, dalla firma dell’Accordo di programma, fissata per il corrente mese, i decreti possano essere licenziati non in 21, ma in 9/10 mesi;
- che la Regione impieghi un anno o poco più per indire le gare d’appalto dei lavori e delle forniture e per vedere le opere regolarmente ultimate e le forniture di arredi e attrezzature completamente eseguite;
Ammesso che tutto proceda come detto, “alla fine della fiera”, quello stanziamento ministeriale di 74 milioni a favore della Regione Toscana, deciso dal Ministero della Salute nel 2008, produrrà i suoi effetti in termini di investimenti solo nel 2018. Dopo 10 anni! E speriamo che siano solo dieci!
Incredibile ma vero! Sulla strada della semplificazione della Amministrazione statale ed in genere di tutta la Pubblica Amministrazione e della necessità di una rapida utilizzazione delle risorse pubbliche disponibili , c’è ancora tanto da fare. Tanto da ”smantellare”.
Giovanni Fratini