Si è svolta questa mattina, 26 ottobre, la nuova conferenza dei sindaci dalla Presidente Bulgaresi per sciogliere le polemiche in materia di sanità e soprattutto sul versante delle assunzioni del personale sanitario questini poste dai sindacati dopo l'ultimo incontro dedicato all'organico ospedaliero.
Tutti convocati quindi, oltre ad i sindaci e la dottoressa De Lauretis Direttore Generale dell'Usl Toscana NordOvest, gli esponenti dei principali sindacati ed i comitati.
La conferenza parte sulla scia della precedente, il Sindaco Ferrari si rifiuta di sedere al tavolo dei sindaci osservando criticamente che se fosse stato richiesto l'amministrazione comunale portoferraiese avrebbe messo a disposizione una sede più consona alla quantità di persone presenti.
Ma superati gli screzi iniziali Anna Bulgaresi mette in chiaro la sua posizione rispetto alle polemiche e ribadisce la sua dedizione al ruolo che le è stato affidato. Lo scopo da raggiungere è di avvalersi di tutte le competenze possibili per costruire insieme il PIS (Piano integrato di salute), evidenziare le criticità e risolverle in ordine di prioprità, dove la priorità deve restare il diritto alla salute di tutti i cittadini.
Con ordine i sindacati presenti espongono le loro perplessità e richieste soprattutto nei confrinti della Azienda ospedaliera.
La FIALS ribadisce la contrarietà alla legge 84/2015, e sottolinea la necessità di un'autonomia per l'Elba, garantendo servizi che raggiungano il massimo della qualità e della quantità. Risolvere il problema dell'assunzione di infermieri, OSS e medici, magari avvalendosi di bonus, e creando una serie di condizioni che agevolino lo stanziamento del personale sul territorio.
La stessa posizione è sostenuta da CILS Funzione pubblica, che lamenta la gravità del fatto che nel presidio elbano ci sia un infermiere ogni 10 posti letto nei reparti di alta criticità. Mastelloni per CGIL rimarca la necessità dell'autonomia viste le caratteristiche intrinseche del territorio, insularità e stagionalità, a cui è soggetta la struttura elbana.
La parola passa poi alla Dott. De Lauretis, direttore generale del USL Toscana NordOvest, che tiene a sottolineare che nessun ospedale unico Piombino-Cecina-Elba è stato istituito, ma che tra i 10 presidi di zona selezionati dall'azienda sanitaria si trova anche l'Elba, come ospedale autonomo di base. Vengono quindi garantite funzioni assistenziali di base come il reparto di medicina generale, chirurguia, ortopedia e pronto socccorso e, proprio per le criticità dell'Elba, è garantito anche il reparto di ostetricia ed una rete per i malati oncologici.
Parla, anche, di un'evoluzione del sistema sanitario maggiormente incentrato sulla riduzione dei tempi di cura per il paziente, e sottolinea che i servizi dell'elicottero sono aumentati non per la mancanza dei servizi sull'isola, ma per ridurre i tempi di intervento sul malato.
La Dott. de Lauretis spende qualche minuto per sottolineare quello che già è stato fatto per l'ospedale elbano, e con il sostegno della dott. Pini garantiscono che l'oganico base è già garantito nel nosocomio.
Alle affermazioni della dirigente rispondono immediatamente e con taglio critico i comitati, che metto in discussione perfino la veridicità dei fatti esposti dal direttore generale, il personale minimo - lamentano - non è sufficente a ricoprire i turni, perchè non si terrebbe conto di ferie, malattie, e permessi, che mettono immediatamente in crisi il sistema, così come una fusione tra medicina e chiururgia non risolverebbe comunque il problema e formerebbe un personale meno qualificato. Da non dimenticare - insistono i comitati - che traferimento dei pazienti negli ospedali del continente non tiene conto dei costi per le singole famiglie per offrire l'assistenza necessaria al malato.
La riunione si chiude con la richiesta del Presidente Bulgaresi di lavorare in maniera coordinata per la gestione delle criticità, in primis che si garantisca un numero sufficente di infermieri ed OSS per far fronte alle necessità dei pazienti, e che poi si creino strutture che incentivino il personale a lavorare sull'isola, quindi operare ed investire per riqualificare l'ospedale di Portoferraio.