Un clamoroso passo indietro quello compiuto dal Sindaco di Capoliveri Barbetti, che lascia la guida della Gestione Associata del Turismo e sceglie, un po' irritualmente, le colonne del Corriere Elbano, dando l'annuncio in forma di un lungo editoriale che inizia con la rivendicazione dei buoni risultati del turismo, che attribuisce alla gestione promozionale:
L’esperienza acquisita in questi lunghi anni di Sindaco di Capoliveri e di Commissario del Parco, mi ha fatto comprendere che quando si lavora seriamente per un obiettivo importante e giusto, i risultati arrivano comunque e oggi posso quindi affermare che il 2016 rappresenta la conferma che l’attività della Gestione Associata del Turismo (Gat), iniziata nel 2014, sta portando i suoi frutti. Non era certo un risultato scontato ed invece anche i numeri di questa stagione turistica, seppur ancora non definitivi, sono davvero incoraggianti con un presunto ulteriore 3% di aumento delle presenze turistiche. Sappiamo che l’isola, durante il 2016, ha recuperato tantissimo: i biglietti venduti da giugno a settembre sono aumentati, rispetto al 2015, di circa il 10% mentre nel mese di settembre l’incremento si attesta addirittura oltre il 20%.
Ed il sindaco di Capoliveri continua ragionando su quelle che a suo parere sono i "margini di miglioramento" perseguibili con l'aumento del gettito del contributo di sbarco:
Non ci possiamo, però, ritenere pienamente soddisfatti, soprattutto sapendo che l’inizio della stagione è stato decisamente in salita con i mesi di aprile e maggio che sono stati da bollino rosso. Ed è proprio in questo periodo, che bisogna intervenire lavorando sull’ampliamento dell’offerta e su campagne promozionali mirate. L’Elba ha però anche bisogno di investire su se stessa per offrire sempre meglio e sempre di più: il gettito che potrà arrivare alla Gat a partire dal 2017, se l’imposta di sbarco sarà deliberata dai Consigli Comunali a € 3,50 per gli adulti e 2,50 per i bambini, consentirà di realizzare quelle opere e quegli investimenti, anche di carattere comprensoriale, necessari a garantire servizi sempre più efficienti.
Nel successivo passaggio Barbetti sembra quasi blandire i suoi colleghi primi cittadini, con i quali ha avuto un confronto a tratti anche molto teso sugli argomenti di che trattasi, scontri sui quali glissa, dando una idilliaca rappresentazione dell'accordo ritrovato ...
I sindaci dell’Elba hanno imboccato la giusta strada, hanno saputo fare di una grave mancanza (l’assenza di promozione del territorio) la loro forza dando vita ad un progetto, la Gat, unico nel suo genere in Toscana e forse anche in Italia. Il futuro dell’isola adesso dovrà fare affidamento su due fattori: quanto continuerà a crederci la classe dirigente di oggi e quanto quella di domani e quanto l’Elba saprà raggiungere quell’unità di intenti che, nonostante tutte le difficoltà frutto delle nostre divisioni, ci ha resi vincenti, contro tutto e tutti, in questa prima fase del nostro percorso.
La prima vera stoccata arriva a questo punto per ora al generico bersaglio di chi ha osteggiato l'azione degli amministratori (ed in particolare la sua e quella dei suuoi collaboratori) trovando a che ridire in particolare su destinazioni ed uso della Tassa di Sbarco:
Io e i miei uffici ci siamo messi al servizio degli abitanti e delle aziende dell’isola per invertire un trend che stava portando l’economia elbana in situazioni di sempre maggiore difficoltà. Ma il nostro lavoro è stato sempre osteggiato da una parte della comunità elbana e da una parte degli attori del territorio, con mine disseminate lungo un percorso già complicato e difficile di suo. Ci fanno passare quasi come degli usurpatori, quasi come se i proventi del Contributo di Sbarco fossero di qualche privato e non della comunità rappresentata dalle istituzioni legittimamente elette. Se l’Elba continua a non fare squadra, a non fare sistema, non va da nessuna parte.
E qui, improvvisa, in brusca variazione rispetto al quadro introduttivo, arriva la notizia del disimpegno:
Se il problema, come sembrerebbe, sono io e la mia visione di governance centralista, quella dove si ascolta tutti ma poi qualcuno deve decidere, colgo oggi l’occasione per dichiarare pubblicamente che faccio un passo indietro anche perché intendo la politica come servizio e non come occupazione del potere.
Segue il "ma resterò sempre disponibile a portar la croce per il mio tratto", un po' di maniera, e la perentoria tempistica con cui Barbetti chiede il cambio (entro la fine dell'anno)
Non abbandono la barca, ma senza voler creare problemi agli obiettivi che ci siamo prefissi, chiedo ai Sindaci un cambio del Comune capofila della Gat entro la fine del 2016. Tutti sono utili ma nessuno è indispensabile, io per primo. I miei colleghi troveranno sicuramente qualcuno più bravo e più accomodante di me. Il mio gesto non è una minaccia né un ricatto ma solo il desiderio di dare una sferzata a questo sistema elbano chiuso su se stesso, sui personalismi di molti e che non si accorge che il mondo continua a cambiare sempre più rapidamente.
"in cauda venenum" il Sindaco Capoliverese chiude con una citazione para-filosofica che termina con una sferzante paragone sulle "incapacità elbane".
Un pensatore tedesco, Carl Schmitt ne ‘Le categorie del politico’ scriveva che ‘Sovrano è chi decide sullo stato di eccezione’. All’Elba abbiamo più di uno ‘stato di eccezione’, nessun Sovrano ma tante comparse che si sentono sovrani.
Difficile non leggere nell'ultima frase una indiretta risposta alle critiche alla Gestione Associata del Turismo, sollevate negli ambiti imprenditoriali elbani, attacchi che avevano trovato più di una sponda, in particolare in occasione della annuale assise della più potente delle categorie, quella degli albergatori.
Certo che ora qualcuno dovrà prendere il pallino, e sarà curioso vedere chi si farà avanti, chi si candiderà a succedere a Barbetti nella guida della Gestione Associata. I rapporti nel centrodestra elbano che governa sei comuni su sette sono, al solito, tempestosi; quasi certamente troverebbe "vento di prua" il capoluogo Portoferraio, il più politicamente pesante, ma che è dotato degli amministratori che hanno i peggiori rapporti con i colleghi, e l'ottavo comune Campo "capitale turistica" elbana è fuorigioco, commissariata come è dopo il suicidio della sua classe amministrativa.
Bel rebus
sergio rossi