E’ sempre più evidente la necessità di ridefinire gli obiettivi strategici dello sviluppo del territorio dell’Isola d’Elba. Le strutture e i servizi dell’Elba nei mesi di luglio e agosto sono inadeguati ad ospitare il grande numero di ospiti dell’Elba, stanziali e transitori. L’aumento delle presenze turistiche del picco estivo genera un impatto sul territorio non sostenibile. Occorre puntare al miglioramento della qualità della vita di elbani e turisti attraverso interventi urgenti sulle infrastrutture e sui servizi, come ad esempio:
Servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti: interventi per il trattamento del percolato e per la riduzione dei costo. Rreale attuazione di iniziative come “Elba plastic free”;
Servizio idrico integrato: interventi per migliorare la fornitura idrica e per completare, potenziare e mettere a norma la rete di depurazione delle acque reflue;
Servizio di fornitura energetica: interventi per ridurre le emissioni di gas serra, peraltro già definiti nel Piano d’azione per l’energia sostenibile (Paes) dell’Isola d’Elba sottoscritto dalle 8 Amministrazioni Comunali;
Difesa del suolo e delle coste: messa in sicurezza della fascia costiera anche in attuazione del progetto speciale Elba della Regione Toscana;
Servizi di mobilità: interventi di manutenzione delle strade, sostituzione con rotatorie degli impianti semaforici, realizzazione di una rete di mobilità pedonale e/o ciclistica tra i principali centri abitati dell’isola, potenziamento del trasporto pubblico locale e del collegamento intermodale aereo, treno, nave, bus tra il continente e l’Elba. Sviluppo ed estensione a tutta l’isola della mobilità elettrica prevista da alcuni progetti pilota.
Servizi in materia di turismo: realizzazione di un servizio di accoglienza, informazione e documentazione;
Servizi culturali: interventi per la fruizione dei beni materiali quali musei e siti culturali, e non materiali quali l’eredità e l’identità culturale, l’arricchimento spirituale e intellettuale e i valori estetici e ricreativi;
Servizi di polizia locale: potenziamento dei servizi di controllo della mobilità e sicurezza stradale, tutela del consumatore, attività di polizia edilizia, attività di polizia giudiziaria, supporto agli organi di vigilanza preposti alla verifica della sicurezza e regolarità del lavoro, controllo relativo ai tributi locali, soccorso in caso di calamità.
Legambiente Arcipelago Toscano propone di utilizzare il contributo di sbarco per risolvere queste criticità attraverso il miglioramento dei servizi. Infatti il suo gettito per legge è «destinato a finanziare interventi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti, gli interventi di recupero e salvaguardia ambientale nonché interventi in materia di turismo, cultura, polizia locale e mobilità nelle isole minori». Se applicato nella misura di € 1,50 per passeggero fornisce un gettito di circa € 1.500.000,00.
Fino ad oggi il contributo (già imposta) di sbarco è stato assegnato alla Gestione associata del turismo, organizzata tra gli otto comuni elbani con capofila Capoliveri, per la promozione turistica.
Per favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche e di promuovere la partecipazione al dibattito pubblico sull’utilizzo del gettito del contributo di sbarco, Legambiente dell’Arcipelago Toscano ha chiesto ai Comuni dell’Isola d’Elba che lo hanno istituito di pubblicare tra l’altro i documenti di indirizzo sull’utilizzo, l’entità del gettito e la sua effettiva destinazione suddivisa per gli obiettivi previsti dalla legge, i risultati attesi e quelli ottenuti.
Ad oggi sono arrivate solo risposte parziali e che non riguardano dettagliatamente gli impegni e i progetti di tutti i Comuni. .