Nei giorni scorsi ho letto, per caso, su internet, un articolo di Marco Travaglio, scritto per mettere in guardia gli elettori italiani residenti all’estero dalle bugie che Renzi andrebbe raccontando sulla riforma costituzionale e il testo di una sua intervista rilasciata a LA7. Premetto che il Travaglio mi sta discretamente antipatico. Se per caso mi capita di vederlo in TV, subito cambio canale, semplicemente perché, con quel suo monotono eloquio da supponente “professorino” e con quel sorrisetto stampato sempre sulle labbra, sembra volerci dire che solo dalla sua bocca può uscire la verità. Chi non la pensa come lui è un meschino, un venduto o un bugiardo.
Ebbene vediamo alcune delle “chicche” che ha sfornato nell’articolo.
La prima: non è vero che in Italia, dal 1948 ad oggi, in quasi 70 anni, abbiamo avuto 63 Governi. E perché? Perché se Renzi non faceva cadere il Governo Letta, sarebbero stati 62. E caspita! Tra 62 e 63 Governi, c’è una bella differenza! E poi “ la Prima Repubblica ebbe il record mondiale della stabilità, visto che fu governata per quasi 50 anni dalla stessa maggioranza imperniata sulla Democrazia cristiana e i suoi alleati” Teoria curiosa! Il fatto che i Governi, durante la Prima Repubblica, durassero mediamente poco più di un anno, a causa delle lotte intestine tra le diverse correnti della Democrazia cristiana e le rivalità tra quel partito e i suoi alleati, secondo il Nostro, non avrebbe avuto alcuna importanza. Non avrebbe compromesso il Buon governo del Paese.
Non è vero, seconda chicca, che da quando c’è Renzi l’Italia è più rispettata in Europa. Il nostro Presidente del Consiglio racconta bugie sui conti pubblici. Per questo è poco credibile e addirittura continuamente umiliato. Certo ai tempi del Berlusca, con le sue barzellette e le sue corna, eravamo al top della credibilità e oggi lo saremmo ancor di più se fossimo rappresentati da un Salvini o, ancor meglio, dalla coppia Grillo-Casaleggio. Ma mi sbaglio o le leggi di stabilità del 2015 e del 2016, non ostante le “bugie”renziane, sono state approvate dall’Unione europea?
La riforma, secondo il Marco, sarebbe stata imposta dal Governo e approvata da un Parlamento illegittimo. Se il Nostro avesse letto l’intero resoconto del dibattito parlamentare, durato due anni, scoprirebbe che qualcun’ altro, con la presentazione di migliaia, anzi di milioni di emendamenti, ha tentato di “imporre” il silenzio al Parlamento, di bloccarne i lavori. Quanto alla illegittimità dell’attuale Parlamento, perché eletto con una legge elettorale ( il Porcellum) dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale, dimentica, però, di dire che la Corte, nella medesima sentenza, ha anche dichiarato che il Parlamento poteva, comunque, continuare a svolgere il proprio lavoro.
Infine la “chicca” più gustosa. Nell’intervista rilasciata a La7 non esita a dire che la riforma della Costituzione consegnerebbe al Capo del primo partito, cioè a Renzi, “un potere assoluto”.Gli mancherebbe, solo “lo jus primae noctis”! E rincara la dose affermando che, con la riforma e la nuova legge elettorale, il Parlamento sarà formato per i 4/5 da gente scelta dal Capo della maggioranza “ a sua immagine e somiglianza”e quindi da “servi”, “cavalli di Caligola” e “spesso asini di Caligola”.
Bene. In base alla riforma il Parlamento sarà composto da 730 membri ( 630 Deputati, 95 Senatori in rappresentanza delle Regioni e dei Comuni e 5 Senatori a vita). Mettiamo che Renzi vinca alle prossime elezioni politiche, con l’Italicum, alla Camera avrebbe la possibilità di avere come “servi” 340 deputati. Con il Senato delle Regioni e dei Comuni, anche ammesso che il Partito del Capo continui, come oggi, a governare in 17 Regioni, i “servi” sarebbero all’incirca 50. E dunque siamo, come personale addetto alla servitù, a quota 390. Tralasciamo due circostanze, naturalmente non prese in considerazione anche dal Marco, e cioè che dei 340 deputati 240, con la nuova legge elettorale, saranno scelti dagli elettori con le preferenze e che, con la riforma costituzionale, i Consiglieri regionali destinati al Senato dovranno essere nominati dai rispettivi Consigli sulla base delle indicazioni espresse dagli elettori in occasione delle elezioni regionali. Detto tutto questo è inspiegabile come faccia ad affermare, il nostro “professorino”, che addirittura i 4/5 dei 730 membri del Parlamento, cioè ben 584, tra Deputati e Senatori, sarebbero tutti “servi” o “cavalli di Caligola“ o peggio ancora “asini di Caligola”.
Naturalmente i “servi” e gli “asini” il Nostro li vede solo in quelli che sostengono il Capo vincente. Tra quelli, invece, che gli sono contro, i leghisti di Salvini, le residue truppe dell’ex Cavaliere o quelle alle dipendenze del Capo/Comico Grillo e della Casaleggio Associati s.r.l ,ci sono solo uomini liberi, menti eccelse e cavalli di razza.
Potrei continuare, ma mi fermo qui. Non posso, però, evitare di esprimere il mio disgusto e la mia indignazione per le parole, le espressioni, pesantemente offensive, usate dal Travaglio. Mi ricordano molto le parole, le espressioni di cui si serviva il regime fascista per attaccare ed umiliare i suoi avversari politici
Giovanni Fratini