Sulla polemica in atto per la alienazione del palazzo ex poste di piazza Pietro Gori faccio alcune riflessioni. Niente di più di quanto io stesso non abbia già detto e scritto ripetutamente, quando mi sono espresso sul persistente status quo del Centro Storico. La polemica trova su posizioni opposte l’Amministrazione di questo Comune e il PD locale, tanto da suggerire quest’ultimo di utilizzare la Struttura come sede museale o ristrutturarla ad appartamenti, come fu fatto dalla precedente Amministrazione nella ex Casa di Riposo dopo la mia presidenza. Sarei di parere diverso con una premessa. Il Centro Storico necessita di ritrovare, ormai dopo decenni, una sua dimenticata vitalità. E’ innegabile che per 9/10 mesi all’anno sia veramente una desolazione, sopravvive con difficoltà grazie a poche famiglie residenti e le vecchie attività commerciali. Mancano vari e tanti Servizi indispensabili che una volta erano motivo per farvi confluire, ogni giorno, centinaia di cittadini.
Credo sia questo il motivo per il quale il C.S. irrispettosamente, è stato definito Mortoferraio. Non perché manchino turisti in estate, ben vengano ovviamente nuove qualificanti opportunità, ma perché vi mancano i Portoferraiesi tutto l’anno. D’ altra parte, cosa vi troverebbero? Neppure un giornale o una lampadina bruciata la sera prima. Anche le raccomandate, qualche volta, andiamo a ritirarle in Albereto. Perciò un Museo, come suggerito, ben venga ma non risolve il problema, sarebbe chiuso tutto l’inverno e non sarebbe motivo di attrazione per i nostri concittadini. Anche il procurare alloggi ai bisognosi, problema annoso e generalizzato a tanti Comuni dovrebbe trovare altrove la sua soluzione.
Allora? Nessuna pretesa di compiere miracoli, ma cominciare riportare in Centro alcuni Uffici al servizio del pubblico sarebbe sicuramente un buon auspicabile inizio. Non sta a me suggerire quali, ma ricordo, esemplificando, quelli a suo tempo delocalizzati: primo fra tutti certamente la Posta Centrale, delitto perpetrato a danno di una città, Ufficio del Registro, Agenzia delle Entrate, Inail, Inps, Equitalia e così via.
Si dirà che il mio è un parere interessato ed è vero, sfortunatamente non sono l’unico, il problema è ben più vasto e dannoso per l’intera economia locale, basta vedere quanta desolazione, quante serrande abbassate, quante luci spente, quanta tristezza ci colga in questo particolare periodo dell’anno. Perciò mi auguro che su quanto sopra si voglia fare una seria riflessione si consideri che ogni scelta, essendo sempre mancato un progetto organico che contempli anche lo specchio acqueo, inciderà sul futuro del Centro Storico così come è stata, negativamente, la delocalizzazione di ogni Servizio.
Sergio Bicecci