Non conoscendo il contenuto del ricorso fatto al TAR dai comuni elbani per il debito pubblico accumulato da essi stessi (ex unione dei comuni) non sono in grado di esprimere alcun giudizio sul ritiro del comune di Portoferraio. Poiché però si tratta di soldi pubblici ,in quanto contribuente mi permetto esprimere due parole. Il sindaco Ferrari ha ragione di dire che i comuni in tutti questi anni in cui il debito è stato sospeso non hanno pensato a mettere da parte soldi per far fronte al debito di loro spettanza in caso di soccombenza, come invece pare abbia fatto il comune di Portoferraio. La soccombenza è una ipotesi dell’esito di ogni ricorso. L’altra è la vittoria. Sottrarsi al ricorso significa eliminare questa ipotesi . Non solo, così facendo è stata eliminata la possibilità che i soldi pubblici messi da parte dal comune di Portoferraio in caso di vittoria possano essere usati per scòpi pubblici. Il sindaco Ferrari testualmente dice che “il ricorso che venne messo in piedi, come risulta evidente, non aveva altra finalità che rinviare il problema” ma non spiega perché e come risulta evidente. E’ infatti difficile per chi come me e forse molti altri che non conosce il contenuto del ricorso poter comprendere. Ricorrere alla magistratura amministrativa è un fatto ordinario da parte delle amministrazioni pubbliche. Gli enti pubblici italiani hanno ricorso in molti campi e spesso anche in quello sanitario con esito positivo. All’Elba nessun ricorso alla magistratura amministrativa è stato fatto dai comuni elbani contro delibere della azienda sanitaria livornese che nel corso degli anni hanno portato all’attuale situazione.
Chi può dire che non sarebbe servito a nulla?
Marcello Camici