L'Elba ed il disagio dei giovani isolani, questo l'argomento dell'incontro che si è svolto questa mattina, 22 dicembre, nella sala del consiglio comunale a Portoferraio.
Tanti gli intervenuti, autorità politiche e militari, associazioni culturali del territorio e molti ragazzi, per individuare e riflettere sulle problematiche che portano sempre più spesso i giovani elbani ad abbandonare l'isola.
Il progetto "No island for young men" parte all'inizio del 2016 grazie alla volontà dell'Assessore alle Politiche giovanili Laura Berti, che con il sostegno dei suoi collaboratori ed in particolare di Gennaro Squillace (che si è occupato dell'analisi statistica dei dati rilevati) ha diffuso un questionario anonimo attraverso il quale gli elbani, in fascia d'età compresa tra gli 11 ed i 35 anni, hanno potuto liberamente esprimere quelle che riconoscono come le cause del loro disagio e le necessità che migliorerebbero la qualità della loro vita.
Tra gli elementi individuati come causa del malessere c'è una totale mancanza di stimoli, di attività, di strutture senza dimenticarsi dell'inefficienza dei trasporti, pochi, poco funzionanti e fatiscenti.
Con i dati raccolti si è potuto evidenziare il fatto che le ragazze ed in generale i giovani della categoria 20-25 anni sentano maggiormente il peso di vivere sull'isola, lamentando in special modo l'assenza di stimoli culturali.
Analizzati i dati, l'assessore Berti ha ringraziato, in particolar modo, i gruppi e le associazioni sportive e culturali che ogni giorno creano occasioni di incontro e scambio che servono a spezzare la noia e stimolano l'interesse dei ragazzi.
L'idea di Laura Berti e del suo gruppo di lavoro è proprio quella, una volta individuate criticità e bisogni dei giovani, di creare occasioni, fornire spazi e reperire fondi per arare questo terreno molto fertile, e grazie alla sinergia tra le amministrazioni, il supporto della scuola e degli insegnanti, e delle associazioni che operano sul territorio, dare ai giovani elbani opportunità e stimoli per restare e far crescere la nostra isola.