Le Province chiedono certezze per i bilanci, se ne fa portavoce il Presidente della Provincia di Livorno Franchi, che pone un problema concreto: “Necessario garantire la sicurezza nelle scuole e nelle strade”. L'Amministratore ha pubblicato una nota che riportiamo testualmente:
“La Provincia di Livorno si unisce alla richiesta avanzata dall’Upi perchè il Governo vari un decreto che metta in sicurezza i bilanci delle Province”. Lo ha ribadito oggi il presidente Alessandro Franchi aprendo i lavori dell’ultima seduta consiliare con l’illustrazione dei contenuti del documento approvato dal Comitato Direttivo dell’Upi.
L’istanza principale dei Sindaci Presidenti di Provincia riguarda l’azzeramento della manovra aggiuntiva per il 2017, da attuare attraverso il riparto del fondo per gli enti territoriali previsto dalla Legge di Bilancio, con l’assegnazione alle Province di 650 milioni e 250 milioni alle Città metropolitane e l’implementazione delle risorse destinate a finanziare gli interventi di messa in sicurezza e gestione di strade e scuole superiori e per le politiche di contrasto al dissesto idrogeologico.
“Nel 2016 la Provincia di Livorno, che gestisce 510 km di strade e 46 edifici scolastici – ha aggiunto Franchi – ha versato un contributo alla finanza pubblica di oltre 24 milioni di euro. Per questo è assolutamente necessario che il Governo apra da subito un confronto con le Province, anche alla luce del risultato referendario che conferma questi enti nel loro rango costituzionale, perché da un lato sia scongiurato un ulteriore prelievo aggiuntivo, per le Province toscane di parla di 90 milioni di euro, e dall’altro si eviti il protrarsi di misure tampone e si dia maggiore certezza finanziaria ad interventi prioritari per la sicurezza delle nostre comunità”.
A commento delle affermazioni di Franchi giova ricordare che dei 510 km di strade della provincia, ben 155 sono costituite dal sistema viario elbano, che tra l'altro (anche non tenendo conto della vicenda dei sinkhole riesi) è la porzione della viabilità provinciale che, per il flusso veicolare e le caratteristiche geomorfologiche insulari, è quella che da i problemi maggiori di stabilità dei versanti franosi e di usura dei manti. Ugualmente all'Elba c'è ancora da risolvere una partita dell'edilizia scolastica costituita da istituti sparpagliati sul territorio e volumi inutilizzati (come quelli di Viale Manzoni) che se si fosse più oculatamente amministrata l'urbanistica cittadina, avrebbero già potuto costituire il vagheggiato "polo scolastico" insulare. Buon ultimo resta da ricordare a Provincia Regione e Governo Nazionale (ma rafforzando le ragioni di Franchi) che il gettito fiscale complessivo riconducibile all'Elba in rapporto all'esiguità del suo territorio e della sua popolazione, è da ritenersi di tutto rispetto.
SR