“Sui cittadini elbani pende da anni una spada di Damocle di diversi milioni di euro di debiti lasciati dall’Unione dei Comuni e prima ancora dalla Comunità Montana. Auspichiamo che dal tavolo Regione-Comuni esca una soluzione che eviti di mettere in conto ai cittadini la cattiva gestione amministrativa di chi ha guidato finora i loro municipi" commenta Enrico Cantone, consigliere regionale capogruppo M5S firmatario di un'interrogazione sul caso.
"La vicenda è lunga e risale ai debiti della Comunità Montana dell’Arcipelago, in particolar modo relativi ad una non ottimale gestione del servizio idrico. Debiti che si sono trascinati negli anni, passando all’Unione dei Comuni e successivamente ai singoli Comuni che ne facevano parte. Le reazioni finora sono state non coordinate e questo ha nuociuto sull'esito: la recente sentenza del TAR ha respinto il ricorso del Comune di Marciana Marina, che si opponeva al piano di successione della disciolta Unione dei Comuni che lascia in eredità ai Comuni elbani i propri debiti e vorremmo capire se corrisponde al vero che la scelta del Comune di Portoferraio di rinunciare al proprio ricorso sia stata sostenuta dalla Regione, visto che comporta la copertura delle passività senza discutere la bontà del piano di successione" precisa Cantone.
"Speriamo per i cittadini elbani che riesca l'ultimo tentativo di riscossione dei crediti, prima della prescrizione. Altrimenti i 5 milioni di debiti presunti graveranno sulle loro tasche e, forse, anche su quelle dei toscani, qualora la soluzione passasse da un intervento regionale” conclude il Cinque Stelle.
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