Seduta iniziata con un'ora di ritardo, in attesa arrivassero i pareri dei Revisori dei Conti circa la legittimità del riconoscimento dei nove debiti fuori bilancio -di diversa origine- portati all'ordine del giorno, e sospesa due volte per esaminare gli stessi.
Minoranze all'attacco sull'impianto complessivo di queste delibere ('deboli le motivazioni a giustificarle' ha detto Antonella Giuzio) e sulla sordità di Ferrari & C. in Commissione Bilancio (Cosetta Pellegrini) alle osservazioni critiche portate. Osservazioni poi confermate dalla valutazione dell'organo di controllo, che ha costretto l'Amministrazione a ritirare due delibere relative a spese della Società Cosimo dè Medici. Il riconoscimento del debito fuori bilancio di 204 mila euro proveniente dalla discolta Unione dei Comuni, quasi tutto nei confronti della Regione, ha rinfocolato le polemiche sul ritiro del ricorso da parte dell'Amministrazione.
Critica anche la minoranza che fa capo a 'Cambiare in Comune' di Alessia Del Torto, che ha messo in guardia i Consiglieri sia dal votare senza le necessarie controdeduzioni una delibera con parere contabile negativo che violare le indicazioni del Revisore circa la non sostenibilità di spese discrezionali.
In sostanza si è assistito ad un nuovo capitolo dello scontro locale governo-opposizione sui fondamenti del gestire correttamente un Ente Pubblico, scontro che ha avuto una coda polemica con il Sindaco Ferrari che in chiusura del dibattito sul punto ha personalizzato il dibattito politico, definendo le critiche di cui sopra, in particolare quelle di Cosetta Pellegrini, come “attacco personale personale mosso da livore”. Non si è fatta attendere la risposta della capogruppo PD che, dalla sua pagina FB, ha replicato che “nessun livore mi muove, bensì una profonda delusione per una sempre più evidente incapacità politica e amministrativa che paralizza la città di Portoferraio e la mette sempre più spesso in contrapposizione con le altre amministrazioni elbane che subiscono le scelte scellerate di Portoferraio, come quella della rinuncia al ricorso al TAR sul piano di successione dell'unione, che avrebbe fatto chiarezza sulle responsabilità tecniche e politiche e su chi effettivamente avrebbe dovuto pagare il debito. La politica a Portoferraio è morta da tempo, restano debiti.”
Per la cronaca, il Gruppo PD in Consiglio Comunale ha in questi giorni inviato l'annunciata lettera al Prefetto di Livorno, con la richiesta di scioglimento del Consiglio “per gravi e persistenti violazioni di legge”, riprendendo in sostanza l'elenco di tutti gli atti ritenuti illegittimi e denunciati dal gruppo in questi anni, gran parte dei quali riscontrati dallo stesso Revisore dei Conti nella nota lettera prenatalizia.
CR