Nel primo giorno della loro protesta "sanitaria" i primi cittadini dell'Isola hanno stilato un documento relativo ad un altro punto dolente, chiedendo al Ministro della Giustizia di riconsiderare la decisione del Governo di chiudere gli Uffici Giudiziari di Portoferraio, un'altra tegola sulla qualità della vita della popolazione insulare, che sarebbe costretta a spostarsi a Livorno, con spreco di tempo e di denaro, per ogni minima incombenza legale.
Di seguito il testo della lettera inviata al Ministro ed una serie di Autorità ed Enti interessati:
La Conferenza dei Sindaci dell’Isola d’Elba, riunita il giorno 8 novembre 2012, ha approvato all’unanimità il seguente o.d.g., che viene trasmesso alle ss.ll. per ogni valutazione ed eventuale iniziativa di competenza:
Il recente decreto legislativo n. 155/2012 in tema di revisione delle circoscrizioni giudiziarie, ha statuito la soppressione anche della sezione distaccata di Portoferraio, con il consequenziale trasferimento di tutte le sue competenze e funzioni alla sede centrale del Tribunale di Livorno.
La sezione sopprimenda ha competenza per l’intero territorio dell’Isola d’Elba, che ha particolarità proprie, raramente riscontrabili in altri ambiti territoriali.
L’Isola d’Elba è la terza isola italiana per dimensioni, ed è formata da otto comuni.
La popolazione residente è pari a circa 36.000 abitanti, ma le presenze nel periodo estivo raggiungono anche le 250.000 unità.
Il territorio dell’Elba è relativamente ampio, tanto che, per raggiungere il porto di Portoferraio da alcuni comuni (Marciana e Rio Marina), si impiega con il mezzo privato poco meno di un’ora, mentre con il mezzo pubblico di linea la durata del tragitto è ovviamente superiore: infatti i collegamenti pubblici tra i vari comuni e il capoluogo sono scarsi e difficoltosi.
Raggiunto il capoluogo elbano, dal quale partono la quasi totalità dei traghetti per Piombino (unico porto raggiungibile direttamente dall’Elba), si deve intraprendere il viaggio verso il continente.
La condizione di “isola” impone poi che ogni spostamento verso il continente venga eseguito e sia modulato su quelli che sono gli orari e le condizioni del trasporto marittimo, oltre che quello interno:
- nella stagione invernale, i collegamenti tra l’Elba e il continente, sono poco frequenti ed aleatori in quanto dipendenti dalle avverse condizioni del mare che spesso impediscono di raggiungere Piombino;
- nella stagione estiva, la presenza del flusso turistico rende difficoltoso, per i residenti, usufruire di un imbarco secondo necessità, non sussistendo un diritto alla priorità d’imbarco a loro favore.
Attualmente la traversata, dalla partenza della nave sino all’effettivo sbarco in continente, ha una durata non inferiore ad un’ ora e 15 minuti, a cui deve aggiungersi un’altra ora e mezza per raggiungere Livorno da Piombino: per un elbano, il tempo per raggiungere la sede centrale del Tribunale è al minimo di 3 ore per tratta, ovvero 6 ore di viaggio per andata e ritorno.
Tale arco temporale si dilata notevolmente se si intende utilizzare i soli mezzi pubblici.
Si vuole rappresentare, ad esempio, il tragitto necessario al raggiungimento di Livorno con i mezzi pubblici, in tempo utile per una udienza fissata nelle ore di rito (h. 9,00).
La partenza dovrà necessariamente avvenire con il primo traghetto disponibile da Portoferraio alle ore 05,00, raggiungendo Livorno, con il treno, per le 8.26.
Ipotizzando un tempo di udienza di un’ora, il ritorno potrà effettuarsi con il treno in partenza da Livorno alle 11,10, con arrivo a Piombino alle 12,52, in tempo utile per il traghetto delle 13,30 con sbarco a Portoferraio alle 14,45.
Quindi, omettendo di valutare il tempo tecnico impiegato in udienza, il viaggio complessivo, impegnerebbe il cittadino per circa 9 ore.
Il costo del viaggio con i mezzi pubblici si aggira intorno a € 25,00, a cui dovranno aggiungersi le spese (circa € 30,00) per il taxi - unico mezzo a disposizione per i non residenti in Portoferraio - per raggiungere il primo traghetto.
L’uso del mezzo privato, se consente di contenere la durata del viaggio nelle 6 ore, d’altro canto impone un maggior esborso economico da sostenersi per traghettare l’auto, che da solo si aggira ad € 45/50,00, a cui si dovrà aggiungere il costo del carburante e altre spese.
Ai suddetti costi va poi aggiunta la materiale impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa per l’intera giornata, nonché, a seconda della durata dell’udienza, il consistente rischio di dover pernottare in continente. Va infatti ricordato che i collegamenti marittimi sono interrotti per 8 ore nel periodo notturno.
Le condizioni di spostamento saranno patite da un numero considerevole di persone in quanto la Sezione Distaccata è impegnata in procedimenti civili (circa 700 all’anno) e penali (circa 200), ivi sono svolte anche le funzioni di Giudice Tutelare (circa 350) e Giudice dell’Esecuzione mobiliare (circa 180).
Le udienze civili sono tenute (normalmente) dal martedì al venerdi, da un magistrato togato assegnato stabilmente alla sezione distaccata (coadiuvato da un giudice onorario), mentre quelle penali, con cadenza settimanale, sono rette da un Giudice svolgente funzioni alla sede centrale.
Con la chiusura della Sezione distaccata verrebbero meno anche i compiti demandati al Giudice Tutelare, così che non verrebbero più garantiti la vigilanza e il sostegno alle famiglie e agli incapaci, così come l’assenza dell’Ufficiale Giudiziario, paralizzerebbe le esecuzioni, con la conseguente impossibilità di dar corso ad un provvedimento cautelare e/o sfratti e/o pignoramenti.
Nel settore penale infine, si verificherebbe il necessario allontanamento dal territorio dell’isola di membri delle forze dell’ordine chiamati a testimoniare in numerosi processi e, degli agenti di custodia del carcere di Porto Azzurro, a cui è demandata la traduzione dei detenuti per le udienze relative ai (non infrequenti) reati commessi all’interno della struttura.
Ciò costituirebbe un ulteriore impoverimento per le forze di polizia giudiziaria presenti sull’isola, già in costante situazione di carenza di organico.
In considerazione di quanto sopra esposto e della specificità territoriale dell’isola, è di tutta evidenza la necessità del mantenimento della sede distaccata, non assimilabile ad altre realtà.
A favore del mantenimento si erano positivamente espresse le Commissioni Giustizia di Camera e Senato, che avevano individuato nella insularità un elemento di differenziazione tale da rendere auspicabile almeno il procrastinare l’entrata in vigore del decreto.
A tal fine vogliamo rappresentare che
Pur ritenendo indispensabile che la funzionalità della Sezione Distaccata venga mantenuta con impegno a carico dello Stato, nella denegata ipotesi che ciò non accada le Amministrazioni Comunali di Portoferraio, Marciana, Marciana Marina, Campo nell’Elba, Rio nell’Elba, Porto Azzurro, Rio Marina sono disponibili a sostenere le spese di mantenimento dell’immobile.
La Conferenza dei Sindaci dell'Isola d'Elba