“La Giunta regionale aveva approvato nel 2013, dopo un lungo lavoro di approfondimento stimolato dal Consigliere Mauro Romanelli e da molte associazioni, la realizzazione di corsi, in collaborazione con l’Azienda ospedaliero universitaria pisana, sull’utilizzo di metodi alternativi alla sperimentazione animale e per lo sviluppo dei biomarcatori”, ricorda Tommaso Fattori, capogruppo di Sì Toscana a Sinistra in consiglio regionale.
“Un atto importante, visto che ormai a livello internazionale numerosi test che in passato prevedevano l’uso di animali oggi sono svolti in vitro, avendo superato con successo tutte le verifiche di efficacia e attendibilità scientifica”.
“Purtroppo, conclusa a dicembre 2015 la prima parte del progetto di formazione rivolto al personale dell’azienda ospedaliera, a studenti, ricercatori e docenti non solo toscani, tutto si è fermato e addirittura i fondi previsti per la conclusione del progetto sarebbero stati svincolati e destinati ad altro”.
“Come mai l’AOUP non ha ancora consegnato le relazioni finali della coordinatrice dei corsi alla Regione, cosa che avrebbe permesso lo sblocco degli ulteriori finanziamenti già previsti per realizzare i corsi successivi? Perché adesso il PD si rifiuta di esigere questo atto dovuto?”.
“Dispiace che il PD non abbia votato la nostra mozione, siamo in presenza di un atto doveroso che riguarda la corretta gestione di fondi già stanziati”.
“Chiediamo con forza la previsione per il futuro di ulteriori nuovi finanziamenti per la ricerca e la formazione sui metodi alternativi alla sperimentazione animale, sia in considerazione delle direttive europee su queste tematiche, sia della stessa normativa regionale in tema di tutela degli animali. La chiusura in consiglio regionale del PD ci riporta indietro di decenni: gli animali non ringraziano”.