Carissimo Ferrari,
tento di spiegarti per l’ennesima ed ultima volta la differenza tra il progetto sottoscritto da tutti i sindaci e quello da te e Rossi proposto.
La nostra battaglia è stata quella di non entrare in rete come presidio elbano, conservare la nostra autonomia come zona ed utilizzare i professionisti in rete con gli altri presidi ospedalieri, siano essi Cecina, Piombino, Livorno o Pisa poco ci interessa, l’importante è che supportino la funzionalità dei servizi offerti dal nostro ospedale.
Parlare di sanità diversa, con una diversa organizzazione va in questa direzione, capirlo e non strumentalizzarlo sarebbe semplice, ma non è quello che dimostri di voler fare, anche perché lo stesso comunicato l’hai riproposto anche ad ottobre, addirittura con le stesse parole.
Io non ho mai abbracciato la rete e mai chiesto di entrare in rete ospedaliera con Cecina e Piombino e se un minimo tu approfondissi il lavoro che gli altri svolgono lo avresti sicuramente capito.
Sempre e comunque contro, dall’altra parte dell’Azienda è ormai un modus operandi e, come hai detto in Conferenza, il Comune di Portoferraio porta i problemi, poi è l’Azienda che deve risolverli, non mancando di criticare puntualmente l’operato di chi ci mette la faccia, il lavoro, il tempo ed i soldi per cercare di risolvere quei problemi.
Facile fare lo scaricabarile ma dobbiamo dimostrare anche di essere presenti quando si condividono i percorsi, soprattutto ascoltare tutti e non solo coloro che vorrebbero un’ulteriore implementazione del privato nella gestione della sanità, né coloro che criticano l’operato della nostra conferenza salvo poi chiedere l’accorpamento di medicina e chirurgia.
Minacciare di chiudere il Pronto Soccorso perché non risponde alle necessità strutturali, come hai fatto in Conferenza dei Sindaci, non mi sembra una minaccia di poco conto, né un favore fatto ai cittadini, soprattutto quando a minacciarlo è una persona che non ha avuto il tempo di restare alla riunione e visionare il crono programma dei lavori previsti dall’Azienda, anche in qualità di tecnico esperto e non solo politico.
Ma questo tuo atteggiamento lo ritroviamo quando attacchi anche gli altri sindaci senza minimamente aver rispetto del ruolo istituzionale che ognuno di noi riveste ed avendo sempre la presunzione di bacchettare tutti, o quando organizzi una conferenza stampa contemporanea alla Conferenza dei Sindaci.
Il sindaco di Portoferraio dovrebbe essere colui che coordina e non divide, ma ormai a tre anni di distanza dalle tue elezioni devo prendere atto che il rispondere al mandato che i tuoi cittadini ti hanno dato, sia per te, quello di andare sempre contro gli altri sindaci.
Lo hai dimostrato anche con la gestione associata del turismo, con la nomina del Cda di Esa e soprattutto con l’Unione dei Comuni dove hai unilateralmente reciso un percorso intrapreso dal tuo predecessore con il quale avevamo tutti insieme condiviso la scelta, facendo sì perdere tempo prezioso sia in termini di energie che di risorse per i cittadini che amministriamo.
Proprio perché Portoferraio, per le questioni comprensoriali, era considerato, giustamente, il traino per gli altri comuni elbani facevamo riunioni costruttive e arrivavamo quasi sempre a soluzioni condivise, discutendo spesso e confrontandoci anche con toni accesi, ma nessuno di noi si è mai permesso di alzarsi e lasciare l’aula come spesso hai fatto tu o di ergersi a paladino di verità inconfutabili.
O con te o tu te ne vai, come hai fatto tra l’altro per il ruolo di presidente dei sindaci della Sanità, ruolo dal quale non sei stato scalzato, ma sono semplicemente state votate le tue dimissioni originate dalla non condivisione del progetto da te presentato.
Io non sarò un interlocutore credibile ed accetto la tua critica, ma anche tu non scherzi e soprattutto stai dimostrando che non è il colore politico, ma le persone, che fanno la differenza, nell’amministrare contesti piccoli come quello elbano. Il centro destra dovrà prendere atto anche di questo.
A breve riceverai il documento concordato dopo la lunga riunione di giovedì con l’azienda Usl e non solo, chissà se lo sottoscriverai".
Anna Bulgaresi