Per non essere ospedale-centrici, iniziamo dai paesi elbani dove chiediamo il ripristino delle Guardie mediche Rio Marina e Marina di Campo, l’abolizione delle prenotazioni per i prelievi, nonché il mantenimento dei sub distretti con gli adeguati servizi di base. Per quanto concerne il nosocomio di Portoferraio additiamo la fallita nomina del primario di medicina e di 2 ortopedici, nonché il mancato rimpiazzo sia dei 2 medici di radiologia temporaneamente assenti, sia del rafforzamento della chirurgia, come pure dell’anestesia h24 e del pronto soccorso.
Segnaliamo inoltre la chiusura e/o la riduzione dei servizi ambulatoriali specialistici, ad esempio l’oncologo, oppure l’urologo che viene un giorno/settimana. Insomma, reclamiamo la riattivazione di quelle prestazioni cancellate o diminuite negli ultimi tre anni, e infine vogliamo l’applicazione del meccanismo dei dipartimenti per cui sono i medici che vengono all’Elba e non i malati che vanno sul continente, e anche garanzie concrete sulla salvaguardia del punto nascita. Questo serenamente, pacatamente e concretamente significa tutelare i cittadini di un territorio insulare garantendo loro i servizi essenziali e proteggendo in particolare le fasce più deboli».
Lorenzo Marchetti