Non è stato un bello spettacolo quello andato in scena ieri sera al Consiglio Comunale di Porto Azzurro. Da una parte il dr. Maurizio Papi (ora all’opposizione ma fino a poco fa parte della maggioranza) tramite interpellanza e interrogazione accusa il geometra Angelo Banfi (al quale va la mia personale solidarietà) di aver….cambiato orientamento sulla questione del porto, e sollecitava il Sindaco Luca Simoni di rispondere pubblicamente in merito alla cessione della concessione della metà del porto a soggetti privati.
Il tutto è stato esposto in termini durissimi al limite dell’insulto e di fronte ad un pubblico attento ma, a mio avviso, anche sconcertato dal tono acceso del confronto.
Le accuse reciproche non sono mancare e a fronte della precisa affermazione del dr. Papi secondo il quale il porto sarebbe stato svenduto ai privati, il Sindaco ha risposto in maniera documentata. In sintesi:
- Il Comune di Porto Azzurro si trova in difficili condizioni finanziarie tali da non permettergli gli interventi di manutenzione e valorizzazione del porto
- Una recente norma di legge vieta al Comune di Porto Azzurro di assumere in proprio la gestione commerciale del nostro porto
- In queste condizioni si sta sviluppando un progetto di manutenzione ordinaria e straordinaria del porto che prevede un investimento di 2,5 milioni di euro a fronte della concessione ventennale dello specchio d’acqua destinato a porto turistico.
Da più parti è stato sollecitato il parere del PD di Porto Azzurro sulla questione. Abbiamo mantenuto un basso profilo aspettando che si diradasse la polvere delle chiacchiere da bar. Ora di fronte a dati (soprattutto finanziari) concreti e ufficiali, non ho esitazione a prendere posizione:
- Si prende atto della pesante situazione del Comune causata anche da passate scelte che lo hanno gravato di debiti
- Non si può negare che il porto richiederebbe interventi di sostanziale miglioramento per valorizzare il potenziale turistico
- Nella impossibilità di un intervento/impegno pubblico non ci si può permettere il lusso di rifiutare un investimento di 2,5 milioni di euro. Ovviamente il varo del progetto in questione dovrà avere tutti i crismi della legalità e della osservanza delle norme in materia e non dovranno essere sacrificate le esigenze dei residenti
- È anche auspicabile che in sede di accordo formale sia previsto il costante monitoraggio delle attività conseguenti al progetto, pena la revoca della concessione in caso di non adempimenti.
In conclusione a Porto Azzurro abbiamo assistito ad una maggioranza di destra che a metà legislatura si spacca e dichiara guerra al proprio interno; all’uso strumentale della questione del porto facendone arma di scontro e mettendo in secondo piano il bene del Paese; ed infine ad uno svilimento dell’istituzione comunale ridotta a campo di battaglia.
Riflettano gli elettori su queste questioni quando il prossimo 11 giugno andranno a votare per il rinnovo dell’Amministrazione comunale.
Il Circolo PD di Porto Azzurro di cui mi onoro di essere Segretario, si è fatto promotore di una Lista Civica insieme ad altri soggetti. Questa è una concreta alternativa agli scontri ed agli insulti, mentre invece la Comunità Longonese avrebbe bisogno di un clima sereno e collaborativo per il bene di tutti.
Fausto Pedrazzini
Circolo PD di Porto Azzurro