Ogni qual volta si avvicinano le Elezioni per il rinnovo dell'Amministrazione Comunale si leggono promesse e progetti volti alla ricerca del consenso elettorale. Ed anche stavolta non si sfugge a questa liturgia, che sa tanto di passato stantìo già vissuto nella Nostra Comunità.
Fa piacere che ci sia qualcuno che si interessi al futuro economico e sociale del Territorio Campese ma pare che si badi molto alle suppellettili e non si vada al “core businnes” del problema.
Non è pensabile che si cerchi di far vivere l'economia Campese con un evento musicale, pur di qualità, una tantum, durante l'estate. Sarebbe come pensare di sopravvivere mangiando una volta al mese inviati ad un banchetto matrimoniale. Hai voglia a morir di fame. L'offerta turistica deve assolutamente essere di qualità ogni giorno dell'anno, tale che l'economia Campese non sia costretta a vivere in maniera tumultuosa 40 giorni in estate e di stenti nel periodo invernale. Si deve assolutamente rilanciare l'immagine del Nostro Paese per consentire a tutti e non solo ai soliti noti di poter raggiungere uno standar di vita migliore. Purtroppo però, visto quello che sta avvenendo in questa campagna elettorale, l'unico obiettivo pare quello di accaparrarsi il potere a qualunque costo e con qualsiasi mezzo.
Marina di Campo e le Sue frazioni vivono di turismo e per vendere turismo occorre proporre un'immagine qualificata, elegante, con strutture che siano di livello per la ricettività del turista-cliente, tale che Questi si senta in un ambiente degno di passarci una vacanza, che sia lunga o di pochi giorni e non un sopportato al quale si devono togliere, una ad una, tutte le piume.
L'Amministrazione Comunale deve essere, cosa che non è mai avvenuta in passato, in prima linea per tracciare il percorso da seguire per una stagione che consenta di presentare al meglio le spiagge, il Porto, il Lungomare e le frazioni che devono avere più considerazione da chi amministrerà il Comune di Campo nell'Elba.
In passato è stato facile vendere la vacanza a Marina di Campo o a Cavoli piuttosto che a Fetovaia o negli altri borghi di San Piero e Sant'Ilario perchè i soldi a disposizione delle famiglie potevano consentire un salto all'Elba, che era raggiungibile in fretta e con costi medi.
Oggi il “mondo” della vacanza offre molte più scelte all'utente e solo per ragioni politiche o religiose sono, momentaneamente, scartate le mete di qualità uguale o superiore alla nostra che si possono raggiungere con tempi e costi minori. L'Elba però non può pensare di vivere sempre e soltanto sulle disgrazie altrui. Deve cambiare passo e Campo ed i Campesi devono essere pronti a capire che l'occasione che si presenta alla prossima tornata amministrativa per l'elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale può e deve essere il punto di svolta dopo anni di declino culminati con la disfatta dell'Amministrazione uscente cui è derivato l'abbandono che è sotto gli occhi di tutti.
Purtroppo pare non esserci in tutti la consapevolezza che delegare ulteriormente il controllo del “Palazzo” ai soliti volti e nomi che hanno imperversato per anni nella vita politica Campese sarebbe un disastro, visto lo stato cui hanno portato la regina dell'Isola d'Elba. Occorre in qualsiasi modo interrompere la “restaurazione” del potere che vuole tramandare dai padri ai figli il bastone del comando. Ora basta. Dopo 40 anni di regno assoluto è doveroso che siano messi da parte, poiché il benessere non è stato equamente distribuito,ma è rimasto ben saldo nelle mani di pochi.
Non si può più sopportare l'arroganza e la tracotanza di chi entra ed esce dagli uffici comunali come se fossero cosa propria e riesce dove altri non possono. Basta con i figli e i figliastri, basta con le regole che valgono solo per alcuni.
A Campo, non occorre evidenziarlo, si sta assistendo al più bieco trasformismo di cariatidi e di pluritrombati riciclatori di se stessi.
I Campesi non possono, non devono e spero non vogliano ulteriormente subire le volontà di pochi per guardare al futuro; futuro che appartiene ai Nostri figli e nipoti e deve rappresentare il benessere di tutti. C'è in giro la consapevolezza che questo treno difficilmente ripasserà e non pare il caso di lasciarlo prendere ancora a chi dimostra da 40 anni di strafottersene della Comunità Campese e pensa solo agli interessi propri. Forza Campo.
Alessandro Dini