Caro Presidente,
con mail del 24 marzo u.s. ho portato alla Tua attenzione una questione che preme molto alla mia Amministrazione e ai miei concittadini.
Si tratta delle future Terme di Cavo, che non riescono a trovare una pianificazione territoriale, strette come sono fra le prescrizioni del PIT e quelle del piano del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, che hanno tolto ogni potestà pianificatoria al mio Comune.
Come se non bastasse, esistono sul mio territorio altri due vincoli, quello paesaggistico generale e quello di archeologia industriale sulle aree ex minerarie, appositamente calibrato per limitare le residue potenzialità edificatorie, portando così a quattro i vincoli esistenti e talora confliggenti.
In questa situazione pianificare le Terme, che è un insediamento di interesse pubblico, appare quantomeno problematico e rischia di vanificare consistenti investimenti da parte dei soggetti interessati, con una conseguente mancata ricaduta economica per il territorio.
Vari incontri con gli Assessori competenti non hanno portato a risultati concreti e l’ultimo, tenutosi anche con una Tua breve apparizione il 6.12.2016 e che preludeva ad una conferenza dei tre soggetti coinvolti, Regione, Parco Nazionale e Comune di Rio Marina, approda solo ora, nonostante le sollecitazioni per un progetto di fusione in atto fra i Comuni di Rio Marina e di Rio nell’Elba che vorrebbe vedere il problema definito, ad una convocazione prevista il 10 p.v..
Siccome la Regione Toscana, con i vari strumenti di governo del territorio, si è praticamente attribuita tutte le facoltà pianificatorie, è la stessa Regione che deve affrontare e risolvere la questione anche sulla base delle proposte che la mia Amministrazione non ha mancato di presentare.
Le posizioni in campo, che ci preoccupano, sono ben evidenziati in molti articoli di stampa, volendo qui solo ricordare che secondo l’expertise commissionato le acque di Cavo sono paragonabili, per temperatura, portata e qualità, a quelle di Ischia, con le ovvie deduzioni che lascio al Tuo giudizio.
I cittadini, le imprese e l’opinione pubblica del territorio sono in crescente fermento, non vedendo attivato un volano di sviluppo che può ribaltarne le traiettorie.
Ricorro pertanto a Te con questa lettera aperta, che in più occasioni Ti sei dimostrato sensibile all’attrazione degli investimenti in Toscana, affinché Tu prenda a cuore il problema, confidando che l’affronterai con quello spirito pragmatico che Ti contraddistingue.
Con i migliori saluti
Renzo Galli
Sindaco di Rio Marina