Abbiamo letto la dichiarazione del sindaco Galli, nell'articolo apparso ... (sugli organi di informazione NDR) e riguardante le Terme di Cavo.
Ma, a parte l'enfasi dello scoop giornalistico, la lettera aperta al Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, dimostra, in modo inequivocabile, che siamo ancora al “eppur si muove” di galileiana memoria.
Dalla dichiarazione del Sindaco, nonché l'immagine allegata all'articolo, si deduce che l'indirizzo dell'Amministrazione Comunale sia ancora quello di prevedere gli impianti termali a Cala Seregola, località non gradita alla popolazione e non realizzabile per i noti motivi.
L'impianto termale dovrà lenire le difficoltà di una comunità come quella di Cavo ormai al collasso, vista la brevità della stagione turistica, oltre ad essere una opportunità per l'Elba tutta e non solo.
Ci si dispera per la norma del PIT, sul limite dei trecento metri dal mare, senza tener conto che oltre i trecento metri esistono, a Cavo, ampie aree verdi, libere dai vincoli del parco, che possono benissimo ospitare uno stabilimento termale immerso nel verde e degno di questo nome .
L' Amministrazione Comunale dovrebbe procedere con atti amministrativi e con l'inserimento delle terme di Cavo nel regolamento urbanistico. Le terme a Cavo e il Parco Minerario a Rio Marina, se ben gestito, sarebbero e dovrebbero essere un notevole impulso alla asfittica economia locale facendo decollare il “sistema paese”.
Per quanto riguarda l'area portuale di Rio Marina ritengo ancora valida sia l'opportunità di un by pass alla viabilità e la progettualità che prevedeva lo sbarco delle navi a Vigneria, ciò avrebbe creato le condizioni di uno straordinario specchio acqueo da adibirsi a porto turistico di Rio Marina, liberando così il paese dal traffico portuale e rivalutandolo in tutti i sensi.
I Consiglieri Comunali
Fortunato Fortunati e Fabrizio Baleni