Su uno dei più importanti quotidiani nazionali, il Corriere della Sera di domenica 9 aprile, un ulteriore appello firmato congiuntamente dalle 5 più importanti associazioni nazionali a tutela del paesaggio e dell'ambiente (FAI, ITALIA NOSTRA, LEGAMBIENTE, RETECOMITATI, WWF) contro il progetto di rifacimento del porto di Marciana Marina ad opera dell'amministrazione comunale, in difesa della bellezza unica del piccolo borgo.
Ecco il testo
Caro Direttore,
Marciana Marina è un gioiello, affacciato sul mare cristallino dell'Isola d'Elba.
Molti la conoscono e siamo sicuri che fra questi pochi potrebbero immaginare che sul borgo incantevole incombe una minaccia concreta: un nuovo porto, non concepito per integrarsi al meglio (come tutti darebbero per scontato) ma, al contrario, un intervento che stravolgerebbe irrimediabilmente non solo il paesaggio fortemente identitario, ma anche il fondale marino dello specchio d'acqua prospicente il borgo, con grave danno alle numerose specie animali e vegetali protette, fra cui il cavalluccio marino e la posidonia tuttora presenti.
Il Corriere si è già occupato di questo progetto di riqualificazione del porto in diversi articoli, dando voce a chi ne sottolinea l'assurdità sia in termini ambientali e paesaggistici che in termini di convenienza economico-commerciale.
Proprio in questi giorni la Regione Toscana dovrebbe pronunciarsi riguardo l'aderenza della variante del piano regolatore, approvata dal Comune di Marciana Marina per realizzare questo nuovo porto, al PIT (Piano d'Indirizzo Territoriale) che da ormai due anni regola lo sviluppo del territorio su base regionale.
Il momento è molto delicato, si decide il futuro di Marciana Marina.
Auspichiamo che la Regione decida con saggezza, nel pieno rispetto di quei valori ambientali e paesaggistici a cui si rifà la normativa regionale del PIT, ritenuta giustamente all'avanguardia in Italia.
Ci appare quindi giusto informare i tanti cittadini, i Comitati, le Associazioni che si sono dichiarati contrari a questo progetto, che finalmente vi è una speranza concreta di fermare questa opera assolutamente fuori contesto e fuori misura.
Ora la parola spetta alla Regione. Confidiamo in Essa e nel suo Presidente, Enrico Rossi, affinchè si eviti un tale disastro.
Sibilla della Gherardesca (Presidente FAI Toscana)
Mariarita Signorini (Presidente Italia Nostra Toscana)
Fausto Ferruzza (Presidente Legambiente Toscana)
Paolo Baldeschi (Presidente ReteComitati)
Roberto Marini (Delegato WWF Toscana)