Si avvicina l’estate, ma Cala dei Frati, la spiaggia di Portoferraio simbolo del “mare in gabbia” dell’Isola d’Elba, resta ancora inaccessibile.
Eppure, poco prima di del Natale 2015 il Sindaco di Portoferraio, Mario Ferrari, annunciò la prossima presentazione di un progetto per aprire un nuovo passaggio per raggiungere la spiaggia che ricalcava quello già concordato dalla precedente amministrazione comunale con i proprietari dei terreni sovrastanti.
Sono passati un altro Natale, diversi appelli al Sindaco della nostra socia Luciana Gelli, un paio di incontri tra Legambiente e Sindaco – con rassicurazioni che il progetto era questione di settimane, al massimo mesi - è arrivata un’altra Pasqua, l’estate 2017 si avvicina… ma Cala dei Frati è ancora incatenata, nonostante ormai siano venute fuori anche le foto che dimostrano senza ombra di dubbio quel che molti portoferraiesi anziani sanno bene: un sentiero di accesso esisteva ed era praticamente dove andrebbe realizzato.
Intanto, mentre Cala dei Frati restava inaccessibile dietro reti e cancelli, lungo la Costa Bianca di Portoferraio succedeva di tutto, con un privatizzazione e monetizzazione galoppante del bene pubblico fatta di parcheggi a pagamento, concessioni e punti blu.
Se l’interesse e gli impegni presi dal Sindaco Ferrari ci avevano fatto ben sperare e se alla luce di quello il suo successivo silenzio su Cala dei Frati appare ancora più sconcertante, non sarà certo questo a far abbandonare a Legambiente Arcipelago Toscano una battaglia per l’accessibilità alle spiagge che è stata sancita anche da sentenze della Corte di Cassazione.
Intanto, visto che la sorpresa di Cala dei Frati non la troveremo nell’uovo di Pasqua, ne stiamo preparando una noi per chi non ha mantenuto le promesse.
Cala dei Frati, ma anche altre come la spiaggia del Direttore a Rio Marina, quella della Baronessa a Marciana Marina, quella delle Secche a Rio nell’Elba, e le altre spiagge chiuse e privatizzate entreranno a far parte del nostro nuovo dossier “Mare in Gabbia” che contiamo di presentare prima dell’estate.
Chiediamo a tutti si segnalarci il mare in gabbia dell’Elba inviando una e-mail a legambientearcipelagomail.com