Inizia la stagione e iniziano le prime vessazioni da parte del "pubblico".
A Marina di Campo è successo l'incredibile.
Arrivano le barche diving (il giorni di Pasquetta) e la Polizia Municipale vieta l'ingresso dei mezzi per prelevare i subacquei e le attrezzature all'imboccatura del porto. Multe a go go e clienti felicissimi per le operazioni di trasporto a mano delle loro attrezzature; non parliamo poi dei titolari dei diving che hanno dovuto fare la stessa operazioni ma con le bombole subacquee che, solo per la cronaca, pesano circa 18 kg l'una.
In tutto questo l'assurdo è che le barche dei centro di immersione campesi sono ormeggiate su una banchina commerciale e, conseguentemente, anche i posti auto (tra cui il carico/scarico) dovrebbero essere ad appannaggio degli operatori portuali e marittimi ma tutto ciò sarebbe troppo semplice quanto troppo semplice sarebbe rendere il lavoro di chi, solo ora, inizia ad avere i primi introiti dopo mesi di black out totale, di alberghi, residence e ristoranti serrati.
L'Associazione dei Centri di Immersione di Marina di Campo chiede ufficialmente all'amministrazione comunale di intervenire sottolineando che non si desira alcun tipo di privilegio ma solo il "minimo sindacale" per poter svolgere la propria già difficile attività.
Massimiliano Mammi
Associazione dei Centri di Immersione di Marina di Campo