Nasce un altro “Progetto Elba”, targato forze produttive con in campo Confcommercio, Confesercenti, Faita, Cna, la Confindustria, promotrice, e gli albergatori. L'obiettivo è quello di dire basta e dare una svolta epocale all'Elba dei costi esosi nei servizi, all'Elba dei tagli alla sanità, all'Elba sacrificata da sempre, che Rodolfo Doni immaginò, nella sua favola moderna, schiacciata dal business turistico fatto da “milanesi o stranieri”, con gli isolani in fuga perché ormai per loro non era più vita.
Tutto questo vuole essere scongiurato e alfieri dell'iniziativa sono Marco Mantovani (Locman) Vincenzo Gorgoglione(Mvd) e Tiziano Nocentini (Nocentini Group) che hanno tenuto il convegno introduttivo, in una sala della provincia traboccante, per presentare un progetto elbano da realizzare in tre anni. “Vedremo alla fine del nostro percorso- ha detto Mantovani al termine del meeting, alla stampa- e capiremo se siamo stati capaci di invertire la rotta. Dobbiamo riuscire a rendere uniti di elbani, devono diventare un corpo solo, devono avere la stessa coscienza e la stessa voglia di essere determinanti del proprio destino. Noi, come forze produttrici, come mondo del lavoro, ci dovremo confrontare con la politica e le forze sociali, per raggiungere una coesione molto forte, tesa a garantire all'isola prosperità, lavoro per tutti e in particolare ai giovani, ai quali non possiamo dire che se sono disoccupati la colpa è della Regione, della Provincia o del Governo. È colpa nostra se la situazione attualmente non va. Dobbiamo ripartire da zero per creare questo movimento unitario, in grado di superare le divisioni esistenti e per questo siamo a favore del Comune unico, anche se abbiamo alcune riserve e dobbiamo capire meglio. Il convegno del 7 dicembre ci darà risposte”.
E Gorgoglione è sulla stessa lunghezza d'onda “Non è stata mai coordinata un'azione tesa a far diventare la nostra isola protagonista del proprio futuro. Si debbono prioritariamente ridurre i costi che gravano sull'Elba, ad oggi si deve sopportare, in ogni servizio, costi eccessivi. L'Elba migliore, un'Elba nuova, va costruita da noi e non dobbiamo aspettare che ci piovano dal cielo contributi o risorse”.
“Importante sarà la formazione professionale accurata per gli isolani– ha fatto notare Nocentini- il mondo del lavoro elbano deve essere in grado di produrre e dare risposte occupazionali e puntare a una sorta di autosufficienza e allo sviluppo”. Ma si va nel protezionismo? “Il mercato ha delle leggi molto specifiche - ha proseguito Mantovani -solo con l'impegno capillare di tutte le forze si potrà garantire la massima ricaduta sull'isola dell'economia, spesso si svolgono affari ma all'Elba non rimane un euro. Abbiamo avuto una forte crisi del turismo in questi ultimi anni, le cifre parlano chiaro, occorre evitare il baratro e riuscire a risollevarsi. Ne abbiamo le capacità. L'Elba deve diventare il luogo dell'eccellenza, abbiamo un patrimonio naturale e storico che il mondo ci invidia e così anche la produttività deve trovare sviluppo esaltante. Addirittura si potrebbe pensare, proprio nel settore sanitario oggi tanto dibattuto e in crisi, a far venire stranieri in questo paradiso elbano, per le loro convalescenze, con progetti sanitari intelligenti, come quello del dottor Somigli alle Terme. Per assurdo invece esiste un aeroporto, punto di riferimento della modernità dei trasporti, che non riesce a decollare”.
“L'Elba soffre la concorrenza della terraferma? “Un falso problema - dice ancora Nocentini - sono sempre i costi esosi che dobbiamo sopportare ad incidere, Abbassiamoli questi costi e sarà possibile, con giuste scelte di politica economica, avere rendite migliori per tutti. Privilegiando la produttività isolana si hanno anche più ricadute nel territorio. Noi sosteniamo associazioni sportive e culturali. Chi viene all'Elba da fuori a fare affari, non pensa minimamente a questi aspetti, pensa solo al proprio profitto”.
“Il nostro pensiero poi va ai giovani - conclude Mantovani -dobbiamo difendere questo territorio con i denti e con ogni arma possibile, per garantire il futuro migliore ai nostri figli. Hanno diritto ad una scuola che veda una presenza costante del personale docente, qualità nelle esperienze progettuali e culturali. Se l'insegnante viene da molto lontano sopporta spese di viaggio, poi quelle del traghetto e del soggiorno e capita che vada in malattia e l'azione didattica si interrompe. Un punto centrale della questione sarà quello di riuscire a far diventare l'isola a Statuto speciale, dovrà avere un governo locale autonomo. Su questo dobbiamo batterci e per questo è importante l'unità dei sindaci, come hanno dimostrato nel caso della conquista di una sanità più giusta per il nostro territorio. Noi dobbiamo diventare protagonisti. Ad esempio tutta l'industria del pesce sta fuori dall'isola e vengono fatti anche interventi distruttivi nei confronti dell'ambiente; dobbiamo essere in grado di poter gestire noi questo comparto e così altri”
“Adesso siamo solamente alla presentazione di un progetto embrionale – ha ribadito Gorgoglione- ma lavoreremo molto intensamente alla costruzione del piano di cui stiamo parlando e presenteremo proposte specifiche a tutta la comunità isolana. Non possiamo più rimanere spettatori mentre la crisi mette a rischio le attività economiche della nostra terra. Tra tre anni tireremo le somme”. “E non dimentichiamoci- ha sottolineando infine Nocentini- che vivere all'Elba è un privilegio! Non scordiamolo, e rendiamolo tale”.
Stefano Bramanti