La Fondazione per l’educazione ambientale, organizzazione internazionale non governativa e non profit che ha sede in Danimarca, ci ha fatto conoscere, giorni addietro, le località balneari che, nella prossima stagione estiva, potranno “issare” la Bandiera Blu.
Lo scorso anno Legambiente non esitò a criticare pesantemente le scelte fatte dalla Sezione italiana della Fondazione danese, contestando i criteri di scelta che finirebbero per privilegiare non tanto le migliori spiagge dal punto di vista della qualità dell’ambiente, quanto i luoghi dotati di ottimi servizi e con i migliori ombrelloni e lettini, purché le acque siano balneabili. Ma i dati sulla balneabilità del mare, per gli ambientalisti del Cigno, non sono garanzia della qualità ambientale, altrimenti si finisce per mettere sullo stesso piano, come è avvenuto, l’acqua non solo balneabile, ma anche trasparente e cristallina di Ustica con quella pure balneabile, ma torbida, di Jesolo. Una considerazione senz’altro condivisibile. Non resta che attendere la classifica delle Vele di Legambiente. E’ prevedibile che alcune delle località “baciate” dalla fortuna di avere la bandiera blu 2017 non entrino neppure in quella classifica; e che altre si vedano dare solo un voto piuttosto basso: una o due vele.
E quando una famiglia decide di passare le proprie vacanze in un posto di mare, di chi si deve fidare? Anche per le spiagge succede, da tempo, come con gli alberghi o i ristoranti. C’è chi assegna i cappelli o le stelle e chi dà le bandiere o le vele.
Quest’anno il Comune di Marciana Marina, con la spiaggia della Fenicia, avrà il vessillo blu. Ed è l’unico Comune dell’Elba che l’ha ottenuto. Personalmente, come elbano, non posso che accogliere la notizia con piacere. Peraltro alla Fenice si può tranquillamente fare il bagno in un mare che, oltre a non essere inquinato, è anche trasparente e cristallino, come quello di Ustica.
Certo, sempre come elbano, mi chiedo per quale ragione altre spiagge bellissime della nostra isola e molto apprezzate e frequentate non abbiano mai potuto sventolare la bandiera blu. Né spiegare al vento almeno una o due vele, anche se Legambiente, va riconosciuto, è più “generosa” con l’Elba ( eccezion fatta per la Fenice) della Fondazione danese. Per non essere tacciato di campanilismo, non faccio i nomi di quelle del mio Comune. Mi limito ad indicare, ad esempio, ma potrei aggiungerne molte altre, Spartaia, S.Andrea e il Cotoncello nel Comune di Marciana; Fetovaia, Cavoli, Seccheto nel territorio di Campo nell’Elba; Lido, Laconella o Felciaio nel Comune di Capoliveri, tutte con un mare stupendo ed in ottima salute, come hanno confermato le prime analisi effettuate, nello scorso mese di aprile,dalla Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente.
Le spiagge che ho citato possono almeno reggere il confronto, per rimanere nella costa toscana, con Marina di Bibbona, con le “sabbie bianche” di Rosignano e Vada; con Calambrone o Marina di Pisa, tutte premiate, quest’anno, con la bandiera blu? Oppure con Scarlino e Marina di Grosseto, che nel 2016 hanno ottenuto da Legambiente ben 4 Vele?
Sono portato a pensare di sì. Ma può darsi anche che mi sbagli.
Giovanni Fratini