Una iniziativa da condividere e sostenere, quella della Fondazione S. Giuseppe, della Caritas, Circolo Pertini di richiedere l'istituzione all'Elba di un centro di accoglienza.
Anche all'Elba, dopo gli anni nei quali si era affermato un certo benessere diffuso, stiamo assistendo al manifestarsi sempre più crescente di forte disagio sociale, a fenomeni di abbandono, emarginazione ed anche povertà, con l'insufficienza costante a disporre di semplici mezzi primari di sussistenza (esiguità e precarietà del reddito, bisogno di assistenza domiciliare, carenza o affitto alto dell'abitazione, carenza e non accessibilità a cure sanitarie, farmaceutiche o specialistiche); e questo fenomeno sta colpendo non più e non solo immigrati, ma bensì popolazione locale, pensionati, donne anziane, persone sole a limite dell'autosufficienza.
C'è un'Elba povera che soffre, che non ha più una voce, che si sente abbandonata dalle istituzioni e che fa da contrappunto ad una sempre più ristretta Elba ricca, egoista, un po chiusa ad autodifendersi, indifferente all'altro: una diseguaglianza ed una distanza che da qualche anno viene accentuandosi; anche questo territorio non è esente da questa piaga sociale che in Italia tocca ormai oltre 4milioni di famiglie. Frutto del liberismo economico senza controllo, di un accumulazione privatistica delle pubbliche risorse e della ricchezza sociale Un plauso a queste associazioni ed alla loro proposta. I Sindaci, la politica devono prendere atto di questa nuova realtà presente all'isola ed attivarsi con le loro politiche comunali.
Pino Coluccia
Consigliere comunale Rio Elba