Siamo appena al 10 giugno, ma ci chiediamo già come riusciremo a far fronte alle emergenze della lunga stagione estiva, alla luce delle croniche, gravi carenze denunciate ormai da tempo dalla nostra Associazione circa il recupero dei cani vaganti.
Oggi l’Associazione Animal Project è stata contattata da una Signora che ha recuperato per strada nel Comune di Portoferraio un cane pincher, traendolo in salvo da un probabile investimento. La Signora, su nostro consiglio, ha chiesto l’intervento della Polizia Municipale per la lettura del microchip, ma le viene inizialmente detto che il lettore è rotto e che non è possibile intervenire fino a lunedì. La Signora ha altri animali e non può tenere il cane, quindi ci richiama. Dopo alcune telefonate da parte della nostra Associazione, finalmente un vigile va a casa della signora col lettore di microchip, ma dichiara di non saperlo usare e di aver paura dei cani.
A questo punto, richiamiamo la Polizia Municipale chiedendo di trovare almeno un ricovero per il cane in attesa di leggere il microchip. Ma nemmeno su questo abbiamo risposta perché il Comune non dispone di box, né di spazi dove poter sistemare il cane e non può neppure pagare altri per farlo, perché contrarrebbe un debito fuori bilancio. Cerchiamo anche di contattare il Sindaco Ferrari, ma senza esito.
Quindi? Ci arrangiamo come al solito, chiedendo aiuto per evitare che il cane sia rimesso in strada, e grazie al buon cuore di Stefano Carletti, educatore cinofilo, gli troviamo un ricovero per la notte.
Vogliamo però dire due parole al Vigile con cui ci siamo sfogati al telefono. Riteniamo, infatti, che il personale della Polizia Municipale sia vittima delle mancanze, inefficienze e inadempienze degli amministratori della cosa pubblica, al pari nostro e dei cittadini che non si voltano dall’altra parte e soccorrono gli animali in difficoltà. Come possiamo imputare alla Polizia Municipale la mancanza di un servizio di accalappiamento dei cani? O la mancanza un posto dove ricoverare temporaneamente gli animali? In ogni caso di emergenza che riguardi gli animali, l’organizzazione comunale è totalmente carente e anche i suoi operatori non sono in grado di dare alcuna risposta concreta ed adeguata al cittadino. Quindi, si preferisce dire che il lettore non funziona o addirittura suggerire di rimettere il cane dove lo si è trovato.
Appena insediato, il Sindaco Ferrari ci disse che avrebbe acquistato due box da posizionare al magazzino comunale per poter ricoverare i cani vaganti. Ci è stato poi promesso un container degli Orti che si sarebbe liberato a settembre 2016. Il primo febbraio 2017, su interessamento dell’Assessore Del Mastro e alla sua presenza, abbiamo incontrato l’Arch. Parigi per valutare quale dei terreni del Comune potesse essere usato per realizzare uno ricovero temporaneo per cani vaganti e gatti bisognosi di cure, ma a tutt’oggi non si è trovato in tutto il territorio comunale uno straccio di spazio decente.
A volte la buona volontà non basta, altre volte manca proprio. Quello che non manca mai sono le promesse.
Animal Project Onlus