Con il convegno previsto venerdì 7 dicembre alle ore 15 alla " De Laugier " a Portoferraio, riparte la campagna per il Comune Unico Isola d’Elba , che ha un oggetto molto significativo : " Tutti uniti per il comune unico ". E in effetti i promotori si preoccupano non tanto di vincere il referendum, come i recenti sondaggi farebbero credere, ma di convincere gli elbani della necessità della fusione degli otto comuni e quindi di avere non tanto una maggioranza di si, ma un plebiscito per il comune unico . E’ di domenica infatti la notizia del risultato favorevole del referendum che si è tenuto in Val Samoggia, in provincia di Bologna, dove si chiedeva ai cittadini di 5 comuni della valle, che però facevano già parte dell’Unione di comuni ,se volevano o no la fusione in un comune unico. Risultato favorevole a maggioranza che ha visto prevalere il si solo in tre comuni , Castello di Serravalle , Crespellano e Monteveglio, mentre sono risultati contrari Savigno e Bazzano per un totale di 5776 si contro 5401 no. Ora saranno i sindaci interessati , la Giunta regionale e il Consiglio dell’Emilia Romagna ad analizzare il voto e, pur in presenza dell’esito favorevole, assumere una decisione confacente . Per questi motivi, dato che la legge regionale emiliana è simile a quella toscana , il Comitato ha voluto presentare ai cittadini dell’Elba gli studi di tre eminenti professori , Emanuele Rossi e Paolo Carrozza della Scuola superiore S.Anna di Pisa e Luca Anselmi della Scuola superiore di Pubblica amministrazione di Roma, per illustrare le opportunità che la fusione degli otto comuni elbani potrebbe offrire all’isola d’Elba e orientare gli elbani verso questa scelta .Una soluzione che non tocca la storia, le tradizioni, la vicinanza ai cittadini dei vecchi comuni , la partecipazione popolare alle scelte più rilevanti , non elimina i posti di lavoro degli attuali dipendenti degli enti locali ma anzi riqualifica il loro lavoro per semplificare e accelerare le pratiche utilizzando le nuove tecnologie informatiche , ridurre i costi e migliorare i servizi comunali e unificare , riducendole , tasse e tariffe per tutti gli elbani ed ottenere rilevanti contributi per dieci anni dallo Stato e dalla Regione .
Non sembri però che Il Comune Unico sia inteso come la bacchetta magica per risolvere tutti i problemi dell’Elba,ma come i recenti casi della sanità , sia per l’Ospedale che per i servizi medici in genere o i problemi della scuola o i trasporti , non avrebbero avuto una diversa soluzione con un comune unico di 30 000 abitanti , terzo comune della Provincia dopo il capoluogo , con un PIL turistico rilevante a livello, non solo regionale ma anche nazionale ? e che dire poi invece dei problemi di stretta competenza comunale che affronterà il prof. Rossi , dopo il riassetto istituzionale con l’accorpamento delle Province e il passaggio di alcune funzioni ai comuni e l’obbligo, entro l’anno, delle gestioni associate per i comuni sotto i 3000 abitanti ? Il prof. Carrozza proporrà invece un’ipotesi dell’assetto istituzionale del nuovo comune con una bozza di statuto che terrà conto delle varie impostazioni dei vecchi otto statuti e proporrà le nuove scelte sulla rappresentanza popolare nei municipi sia nelle vecchie sedi che anche in alcune frazioni con le modalità di nomina e le competenze . Il prof. Anselmi ,aziendalista, esaminerà come potrebbe risultare l’assetto del nuovo ente sia per le dotazioni organiche che per gli assetti economico finanziari e in ultimo chiuderanno la parata le testimonianze di tre elbani doc , Mantovani imprenditore di successo , Tanelli primo presidente del Parco e Gentini a lungo direttore dell’EVE prima e dell’ APT dopo .
Ci si augura che il dibattito che ne scaturirà servirà al Comitato per affinare il progetto e dare ulteriori motivazioni ai cittadini per dare un convinto e ampio consenso al Comune unico per avviare, come già auspicato dal recente convegno dell’Unione Industriali , il tanto auspicato nuovo rinascimento elbano che le potenzialità dell’isola d’Elba consentono e che solo attendono di essere coordinate e unite per raggiungere l’obiettivo .
Il Comitato per il Comune Unico
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