Fortuna che era presente la stampa locale, che suppongo ne conservi la registrazione integrale, perche' dalle dichiarazioni del sindaco ( dimissionario ) Mancuso ho quasi la sensazione di aver partecipato ad un altro Consiglio comunale.
Quello che e' successo giovedi' mattina a Rio Marina e' cosa ben diversa dalle dichiarazioni rassicuranti circa una situazione che potrebbe risolversi nei giorni a venire. Ieri il sindaco ha presentato le dimissioni lasciando aperto uno spiraglio nel caso in cui si fossero create, nei venti giorni successivi, le condizioni per poter fare un passo indietro. Ma quella porta semi aperta le e' stata chiusa, anzi sbattuta in faccia, proprio dal tavolo della maggioranza.
Il senso di responsabilita', l' orgoglio ferito, la dignita' calpestata di chi si e' sentito ingiustamente accusato con subdole insinuazioni che senza dire nulla, lasciano intendere molto: Il vice sindaco Fortunati e gli assessori Baleni e Roitero ( non piu' vice sindaco ne' assessori in merito all' ormai risaputo congelamento delle deleghe e successiva remissione) hanno preso una posizione molto chiara e precisa. I '' Dissidenti '', come vengono apostrofati al domani di dichiarazioni gravi e pesantidel primo cittadino, denunciano sostanzialmente l' impossibilita' di lavorare in assenza di dialogo, condivisione, partecipazione nelle scelte; si parla di pratiche inevase, di inaccettabili ritardi che comportano per il nostro comune onerose conseguenze. Si parla di decisioni prese singolarmente dal sindaco Mancuso delle quali la maggioranza ha avuto notizia dalla stampa; persino le dimissioni sono state annunciate sui giornali prima ancora che gli amministratori ne fossero informati. La lettera del presidente del consiglio Tania Roitero, controfirmata dalla medesima unitamente a Fortunati e Baleni, allegata agli atti e pubblicata integralmente sull' informatore on-line locale, puo' chiarire ulteriormente quella che e' stata la '' vera '' presa di posizione da parte dei '' dissidenti '' della maggioranza.Lo scenario apocalittico che ci si e' prospettato di fronte giovedi' mattina va ben oltre le piu' catastrofiche delle previsioni. In '' rispettoso silenzio '' dichiarano, come si conviene ad un organo istituzionale, sono rimasti in silenzio sperando che qualcosa potesse cambiare, ma col tempo la situazione non ha fatto altro che degenerare in un crescendo di eventi che non potevano piu' essere tollerati, ne' taciuti. E allora l' inevitabile decisione nel '' rispetto ''ben piu' importante, doveroso e dovuto, nei confronti degli elettori che avevano il diritto di sapere come stanno veramente le cose.
Non si capisce come il sindaco dimissionario possa anche solo lontanamente pensare ad un '' rimpasto '', ma soprattutto non si capisce come possa fornire una lettura tanto distorta e falsata, tendente a minimizzare la gravita' di una situazione che non lascia intravedere, ad un' analisi attenta e obbiettiva, alcuna via d' uscita. Ormai e' stata imboccata la via del non ritorno; troppo tardi richiamare gli altri ad un senso di responsabilita' del quale non si e' dato prova in prima persona. E troppo comodo tentare come sempre di voler ricercare le cause del proprio fallimento in un' opposizione '' destabilizzante '' e nell Avv. Barghini, che sembra ormai essere diventato il chiodo fisso del sindaco Mancuso, sul quale battere martellate ogni qual volta le si presenta un problema che non e' in grado di risolvere. Inutile e patetico il tentativo di voler continuare a confondere le idee; ormai hanno capito tutti che i problemi erano all' interno della maggioranza, causati dallo stesso sindaco Mancuso e dalla sua successiva incapacita' a gestire la situazione che inevitabilmente ha finito per sfuggirle di mano.
E ci tengo a precisare inoltre, dato che non ho avuto la possibilita' di replica in consiglio, che come ho detto al sindaco in quell' occasione, da sempre ho manifestato verbalmente e anche sugli organi di stampa stima e simpatia per alcuni membri della maggioranza, con i quali avrei avuto piacere di lavorare e collaborare in situazioni diverse. Al contrario ho notato come nelle '' invettive '' contro i '' suoi '' assessori, il sindaco Mancuso non si e' scomodato neppure nel fare un distinguo, della serie '' fare di tutta l' erba un fascio '' come si suol dire. Ma anche in merito a ciò, il sindaco è stata in grado di fornire una sua '' rocambolesca '' interpretazione.
Alla luce dei fatti, quelli veri, mi suona stonata l'affermazione della Mancuso rivolta all'opposizione in sede di consiglio : " Avete appena consegnato l'ipocrisia a questo paese ! " .
Ce ne vuole, oserei dire, di " temerarietà ", anche se il termine puo' apparire poco consono , per poter fare tale affermazione e allora preferisco usare la sua stessa espressione, ben più efficace e diretta : " E' lei signora Mancuso ad aver appena consegnato l'ipocrisia a questo paese ! " .
E credo che quella " pacca sulla spalla " e quel "caffè ", da lei auspicate in una sua recente dichiarazione, non sarebbero stati sufficienti nè tantomeno risolutivi .
Assistiamo all'ennesimo atto di una commedia che potrebbe essere anche divertente se non ci fossero in gioco il futuro e le sorti di un intero paese .
Federico Menichetti - consigliere di minoranza