La “Legge annuale per il mercato e la concorrenza”, il cui iter iniziò il 3 aprile 2015 alla Camera, dopo rinvii e modifiche è approdato per la 4^ volta al Senato. Il percorso accidentato, a rimbalzo, non è tanto da imputare all'esistenza di due rami del Parlamento (come qualche sconfitto del 4 dicembre potrebbe pensare), quanto alla ragione che alcuni emendamenti scritti di proprio pugno dall'ENEL e dalle Compagnie Assicurative (ad es. la reintroduzione del tacito rinnovo assicurativo) e poi introdotti - alle 4 del mattino, in piena R.E.M.?- da parlamentari fedeli alle lobby di riferimento, hanno creato qualche problema e necessità morale di modifica.
Scorrendo il testo ci si rende conto dell'ampiezza dei temi regolamentati: dalle assicurazioni all'energia, appunto, dalle farmacie ai notai, fino (art. 168-169) alla concorrenza nella mobilità dal Trasporto Pubblico Locale (taxi vs Uber, ecc...) ed ai trasporti marittimi.
Sui collegamenti marittimi, assai importanti per l'Elba, gli argomenti trattati sono quelli relativi alla carta dei servizi delle compagnie e alla bigliettazione.
Ma come? Tutti sull'isola a lamentarsi (giustamente) della concorrenza inesistente per 4-5 mesi l'anno e nessuna forza politica, nessun parlamentare di governo o di opposizione (ci sono anche loro nella 10ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo) del Senato presieduta dall'ottimo Massimo Mucchetti) ha tentato di suggerire qualche modifica normativa ad una situazione che lascia l'Elba in balia del monopolio per diversi mesi l'anno comprimendo al massimo la concorrenza da aprile a ottobre?
Alcuni miglioramenti in direzione di una vera concorrenza sui collegamenti marittimi sarebbero alla portata, proposte avanzate da più parti in questi anni ma senza riscontro: riduzione della soglia di due terzi delle corse per la posizione dominante; considerare tutte le corse, anche quelle straordinarie del fine settimana, nel monte slot da mantenere sotto il 66,6%; riservare gli slot estivi o una premialità a chi garantisce/garantirebbe la presenza sulla tratta Piombino - Portoferraio tutto l'anno, eliminando o ridecendo il mordi e fuggi di compagnie il cui legittimo (ci mancherebbe) guadagno, si traduce poi nell'impossibilità economica di chi opera 7-8 mesi a condizioni molto più favorevoli per i residenti e i proprietari di seconde case, di fare gli altri in perdita.
Leggendo il blog del Presidente la 10^ Commissione del Senato, Massimo Mucchetti, (http://massimomucchetti.it/blog/concorrenza-il-canto-del-cigno/) parrebbe che alcune proposte di modifica del testo saranno mantenute anche questa volta, producendo l' ennesimo reinvio alla Camera: fatto senz'altro deprecabile, ma che potrebbe anche costituire un'occasione per l'isola d'Elba, per introdurre qualche emendamento nel senso sopra detto. Se poi gli emendamenti già pendenti dovessero essere ritirati (come chiesto dallo stesso Ministro Calenda), c'è sempre la possibilità di portare in Commissione un ordine del giorno che impegni il Governo ad affrontare la specifica questione di garantire un'efficace, piena e duratura concorrenza tutto l'anno nei collegamenti marittimi con l'Isola.
Sperando che tra le forze politiche elbane ce ne sia qualcuna ancora viva.
CR