Mi sento chiamato in causa dall’articolo apparso sul Corriere Elbano del 15 agosto u.s. riguardante la visita effettuata dal Mistery Client ad una struttura ricettiva che si trova nel Comune di Capoliveri. E mi sento chiamato in causa non solo come Sindaco di Capoliveri ma anche come frequentatore, da quando ero bambino, dell’Hotel in questione. Posso dire di averlo visto crescere e diventare quello che è oggi grazie alle attenzioni e alle strategie lungimiranti portate avanti dalla proprietà, la famiglia Bartolini ed in particolare da Luca che ne è il direttore da sempre.
Prendo spunto dall’ultimo articolo del Mystery Client per fare anche un ragionamento più generale sul futuro dell’Elba e sulle potenziali capacità di un’ulteriore crescita della nostra isola.
Premetto che le critiche non sono piacevoli, ma fanno sempre bene. Se, in base alla mia esperienza diretta, alcune critiche del Mistery Client sono di buon grado accettabili, altre non lo sono affatto perché appaiono smaccatamente fuori luogo. Altre ancora sono frutto di superficialità, fatte solo per danneggiare e per niente costruttive.
Concordo che l’insegna è decisamente brutta e la scritta “welcome on the beach” è sbagliata, ma non sono certo questi i requisiti per classificare una vacanza in un hotel. Perché chi soggiorna all’Elba, di norma non viaggia per affari né fa il Mystery Client di professione, ma viene per godere di alcuni giorni di meritata vacanza. E ci sono mille modi per valutare una vacanza e i criteri scelti dal Mystery Client mi sembra che siano stati miratamente utilizzati solo per denigrare la struttura.
Di due l’una: o il cliente misterioso è stato proprio sfortunato oppure è stato molto malizioso evidenziando piccoli disservizi ma mostrandoli come centrali per l’esito del suo giudizio.
Non si spiegherebbe altrimenti come è recensito l’Hotel su Tripadvisor attraverso 558 recensioni, ricordando a noi tutti che chi è soddisfatto difficilmente fa una recensione, cosa che avviene più spesso in caso di disservizi, veri o presunti che siano:
Eccellente 41%
Molto buono 38%
Nella media 14%
Scarso 6%
Pessimo 1%
Ora sappiamo che il cliente misterioso appartiene a quell’uno per cento sopra riportato. A me piacerebbe proprio conoscerlo questo Mystery Client e chiedo al direttore di farmelo incontrare per capire meglio quali sono i suoi standard di giudizio e se è in grado di dare giudizi compiuti. In vita mia ne ho viste di tutti colori, anche sedicenti professionisti che di professionalità ne avevano ben poca. Diciamo che sarebbe un modo trasparente per giudicare a posteriori il giudizio del Cliente misterioso se questi, dopo la visita, ci mettesse anche la faccia.
Ed è sotto gli occhi di tutti che oggi, purtroppo, viviamo in un paese da dieci anni attanagliato da una crisi spaventosa, con decine di aziende chiuse, centinaia di migliaia di persone che non hanno più lavoro e i giovani che non lo trovano più. Se uno vuole pagare regolarmente i propri fornitori, i dipendenti, le tasse nazionali e locali, i mutui, non ha più la possibilità di effettuare importanti investimenti per continuare a migliorare la qualità delle strutture ricettive. Questo è il problema più grosso che negli ultimi anni affligge e opprime l’economia dell’Elba.
E’ su queste problematiche che i principali attori del territorio dovrebbero lavorare tutti insieme, senza distinzioni di parte, ad un patto di interventi che vadano nella direzione di favorire il nostro turismo che è altresì la linfa vitale di tutte le nostre aziende e del sistema Elba in generale. La Gestione Associata del Turismo è un piccolo granellino della macchina che produce turismi e benessere per tutto il territorio. E il Corriere Elbano, come portavoce, dovrebbe essere in prima fila per contribuire ad aiutare l’isola a crescere non solo dal punto vista economico ma anche e soprattutto dal punto di vista sociale.
Se si concretizzasse questa possibilità ma soprattutto questa disponibilità da parte di tutti, la Consulta dei Sindaci della Gestione Associata del Turismo potrebbe essere il soggetto capofila e attuativo di una nuova visione che coinvolga tutti gli attori principali dell’isola.
Riavvolgiamo il nastro e ricominciamo da capo.
O perlomeno proviamoci. Io ci sono.
Ruggero Barbetti
Sindaco di Capoliveri