"Via dalla finanziaria regionale la tassa sulle concessioni statali del demanio marittimo: sono una gravissima compromissione del sistema produttivo portuale toscano i cui 2/3 risiedono nella provincia di Livorno": questo il senso dell’emendamento alla legge finanziaria regionale 2013 presentato dal Vicepresidente della Commissione attività produttive Nicola Nascosti (Pdl) e dai suoi colleghi Marco Taradash, Alberto Magnolfi (Capogruppo) e Alessandro Antichi (Vicepresidente Commissione I – Affari istituzionali). L’emendamento, che giovedì prossimo sarà al vaglio della Prima Commissione, mira a scongiurare che "con quanto prospettato nella Legge Finanziaria regionale» si vada «ad aggravare il quadro finanziario-economico, già definito, delle imprese portuali con la quadruplicazione di un’imposta che, sino a dicembre dello scorso anno, non era stata addirittura contabilizzata".
I porti interessati, si apprende dal testo dell’emendamento, sono quelli di Livorno, Piombino/Elba e Carrara. Secondo il Pdl, quanto prospettato dalla giunta regionale in finanziaria "rischia di determinare il collasso di un sistema portuale già gravato dalla pesante contrazione dei traffici indotta dalla crisi economica e dei consumi".
"Il punto – spiegano ancora Nascosti, Taradash, Magnolfi e Antichi – è che la Regione prevede di innalzare un’imposta che colpisce gli operatori indipendentemente dalla loro produttività, andando così a gravare soprattutto su coloro che, in questa fase recessiva, soffrono già notevolmente il calo dei traffici". Un rischio da evitare, secondo il Pdl.