La valorizzazione delle due Fortezze, quella nuova e quella vecchia; gli interventi di consolidamento e restauro delle murature originarie del Bastione del Forte di Porta Murata e del Fortino della Sassaia; il restauro del Forte della Bocca; il ripristino dell’acquaticità e la valorizzazione della Torre del Marzocco; e ancora: il recupero del sistema delle cantine e dei fossi; la rifunzionalizzazione del silos dei Granari e il restauro del Cinema dell’Accademia Navale; il recupero dell’ex centro ricreativo aziendale Acciaierie di Piombino (centro Pegaso) e la valorizzazione di quattro edifici storici fronte mare di Portoferraio (Palazzo Coppedé; la Gattaia; l’ex Pastifico del Grigolo; il padiglione dei Mulini).
L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale ridisegna il waterfront dei suoi porti, e lo fa in modo concreto, con tredici progetti che ieri ha presentato ad Invimit (Investimenti Immobiliari Italiani Sgr S.p.A.), una società di gestione del risparmio del Ministero dell’Economia e delle Finanze cui è stato affidato un fondo governativo per i waterfront portuali italiani.
L’Adsp, muovendosi di intesa con i Comuni di Livorno, Piombino e Portoferraio, è stata l’unica Autorità Portuale ad aver presentato progetti su cui investire nell’immediato. Non si tratta, da parte di Invimit, di un investimento a fondo perduto, ma di finanziamenti legati alla messa a reddito del patrimonio pubblico sito sul waterfront.