Continua la polemica legata alla non certificazione di 300 tessere del PD della Val di Cornia e dell’Elba, alcuni presidenti di circolo sostengono che le tessere non possono essere validate perchè sottoscritte senza una delega formale dei segretari.
Gianni Anselmi e Massimiliano Roventini hanno spedito a Firenze il ricorso alla commissione di garanzia regionale contro la cancellazione delle tessere per non togliere la possibilità ai simpatizzanti di partecipare al congresso.
Lunedì 9 ottobre si riunirà la commissione regionale di Garanzia del Pd toscano. Al vaglio i ricorsi presentati dal commissario dell’Unione comunale di Carrara e da alcuni iscritti del Pd Val di Cornia Elba riguardo alle decisioni assunte dalle commissioni locali.
Per quanto riguarda il Pd Val di Cornia Elba la commissione regionale di Garanzia sarà a Piombino nella giornata di venerdì 6 alla sede del partito per svolgere le audizioni necessarie a prendere la decisione più corretta.
Si attende, quindi, la decisione, ma non si interrompono gli scambi di opinine tra appartenenti al partito, Gianni Anselmi attacca Paolo Bambagioni:
Anziché pontificare per conto di terzi di cose che non conosce, Paolo Bambagioni dovrebbe informarsi meglio. A Piombino laddove si percepiva l’iscrizione di fedeli alla linea imposta dalla guida uscente della federazione la si è favorita, mentre laddove la partecipazione poteva metterla in discussione ci si è rifugiati in questioni formalistiche.
I circoli a Piombino erano scarsamente accessibili, come chiunque può confermare, e le tessere distribuite con il contagocce, le richieste di adesione numerose. I moduli di adesione richiestimi (anche come dirigente regionale del partito) da segretari e dirigenti di circolo hanno consentito di allargare la libera iscrizione al PD e la partecipazione al congresso di cittadini in carne ed ossa che in tempi di distacco dalla politica è ossigeno per il partito. Piuttosto Bambagioni dovrebbe farsi spiegare con quali moduli di adesione si è prodotto il sensibile incremento delle iscrizioni al PD nella Val di Cornia e all'Isola d’Elba (quasi 1.000 unità). Non vorremmo che si sia fatto ricorso alla pratica davvero discutibile delle fotocopie dei moduli, dato che il partito regionale non ha avuto richieste, nei termini di scadenza delle iscrizioni, di nuovi moduli in bianco. Combinato con il fatto che per una settimana dalla scadenza del 25 settembre non si è riusciti a disporre dell’elenco degli iscritti questo desta dubbi e comunque non consente a Bambagioni né a chi lo ha imbeccato di somministrare lezioni di trasparenza.
Un partito politico esiste per crescere e aprirsi e non è di proprietà di nessuno, su questo sono d’accordo con il collega. Nella federazione Val di Cornia Elba il tesseramento è stato fatto seguendo le pratiche e modalità di sempre; confido che gli organismi di garanzia mettano ordine e vadano diritto alla sostanza delle cose, e che si possa finalmente parlare di politica e di proposte in un territorio che ha una montagna di problemi e dove serve un partito che ha il compito di mostrare un profilo adeguato alle sue responsabilità.
Gianni Anselmi