Evidentemente ha un seguito il percorso di conversione di Andrea Ciumei su una personale “via di Damasco”.
Infatti, dopo la prima conversione verso una maggiore sensibilità democratica generale e, in particolare, verso un maggiore rispetto delle minoranze consigliari, sconfessando e cercando di ribaltare tutti i suoi comportamenti nel corso dei mandati da sindaco, ecco arrivare il secondo passo, forse ancora più eclatante.
Per Ciumei, oggi, la riunificazione dei paesi elbani si può e si deve fare, in quanto opportunità in cui ha sempre creduto, e per la quale intende addirittura proporre, allo scopo, l'istituzione di una Commissione consigliare (altro pezzo forte e rispettato, ovviamente per ironia, dei suoi mandati) che, si può facilmente prevedere, possa vederlo protagonista.
Sul tema della riunificazione, in generale, dei paesi elbani, è noto che il sottoscritto sia da sempre favorevole, avendo, tra l'altro, preso parte attiva alla campagna per il SI in occasione della prima consultazione elbana sul tema.
Andrea Ciumei, nella stessa occasione, si manifestò, invece, come fervente sostenitore del NO, adducendo nefaste conseguenze nel caso di eventuale vittoria del SI.
Ricordo che in una intervista-appello rilasciata a TeNews del 19 aprile 2013, Ciumei paventò, sempre nel caso di vittoria del SI, danni al territorio, violenza alle volontà dello stesso territorio, caos amministrativo ed organizzativo, confusione istituzionale, inefficacia in particolare per il Comune di Marciana Marina già in attivo di bilancio, egemonia di Firenze e chi più ne ha più ne metta. Non poco e non mi sembra che tutto ciò possa essere tradotto in atteggiamento da sempre favorevole.
Da un punto di vista politico, e di merito, sono curioso di conoscere cosa mai possa essere cambiato in questi anni per stravolgere totalmente le valutazioni di Ciumei e farlo virare verso un SI, generale o parziale che sia.
Ciumei, poi, fa finta di dimenticare che la mia lista civica di opposizione, già nello stesso anno 2013, presentò una mozione richiedente , sul tema della istituzione del Comune Unico dell'Elba occidentale, un impegno ad attivare consultazioni mirate con i sindaci di Marciana e di Campo e la costituzione di una Commissione straordinaria intercomunale.
Ebbene, per questa mozione che, oggi, per forza, dovrà apparire scontata al Ciumei, ma che a suo tempo fu interamente respinta, Ciumei, rilasciò alla stampa, dichiarazioni contrarie, incomprensibili, fumose e fuorvianti, cui la Lista Insieme dovette replicare nell'agosto 2013.
Poi, più nulla.
Anche in questo caso, mi chiedo : cosa è cambiato? Forse la vittoria del SI nelle due Rio, sia pure, oggettivamente, di discutibile significatività per come numericamente manifestatasi ?
O sarà che la mole della nuova sede comunale marinese e la magnificenza della sua scalinata abbiano riacceso voglie istituzionali a Ciumei e gli abbiano consigliato di mettere da parte la coerenza per prepararsi a recitare il ruolo di promotore, e perciò di futuro sindaco, di un Comune occidentale tripaesano ?
Certo, sul tema e sulle iniziative così prontamente cavalcate da Ciumei, mi sarei aspettato, a Marciana Marina, da parte della nuova Amministrazione e dei partiti locali, un ruolo ed una reattività adeguata, dando, ad esempio, continuità alle iniziative della Lista Insieme: ne posso dedurre che, dopo valutazioni, sia stato ritenuto più vantaggioso regalare l'iniziativa politica a Ciumei.
Peccato, perché governare un territorio non può, a mio parere, limitarsi all'ordinaria amministrazione o ad interventi minimali, per quanto partecipati, utili ed apprezzati dai cittadini, ma dovrebbe anche tradursi in proposte politiche, in progetti più generali e strategici, in visibilità di intenzioni e, perché no, in sogni da condividere e su cui confrontarsi con i cittadini.
Paolo di Pirro