Nel sito turistico “dailybest.it” ho letto un giudizio sulla nostra isola che mi ha riempito di gioia. E’ stato scritto che “ L’isola d’Elba è bellissima anche d’autunno al contrario di altre località turistiche” e che la si può “vivere 365 giorni l’anno”!
Alcuni imprenditori turistici questo, da qualche tempo, lo hanno già capito. Non mi sembra di poter dire altrettanto della Associazione albergatori. Nella relazione che il Presidente De Ferrari ha presentato all’ultima assemblea non ho trovato un accenno ad iniziative che possano favorire una stagione turistica che duri, non dico per tutto l’anno, ma almeno dal mese di marzo fino a tutte le festività natalizie.
Qualche anno fa, credo nel 2013, fu preso atto di una discreta presenza di turisti anche in autunno, fino ai primi giorni di novembre, senza aver fatto un “briciolo” di promozione. In sostanza il turismo era cresciuto per “ sua spontanea volontà”.
Quello che ci fece aprire gli occhi furono i ripetuti, incresciosi episodi di autovetture rimaste a terra a causa della insufficienza di collegamenti marittimi. Già con il mese di autunno, infatti, ci dovevamo contentare degli orari invernali della Moby e della Toremar. Fu chiesto allora a quelle due Società di mantenere gli orari dei traghetti di mezza stagione fino al ponte dei morti. La richiesta fu accolta e negli anni successivi autovetture lasciate a terra non ne abbiamo più viste. Ma, da allora, nessuno ha mai pensato che, con una adeguata campagna pubblicitaria che lanciasse il messaggio di un’Elba “bellissima e vivibile per tutto l’anno”, forse potremmo godere di un buon numero di presenze anche per tutto novembre e fino alla festa della Befana.
Ne sono sempre stato convinto. Ho anche sempre pensato che è assolutamente indispensabile un impegno sinergico di tutti quei Soggetti da cui, in buona parte, dipendono le sorti della nostra economia ( associazioni, Compagnie di navigazione, Amministrazioni comunali). Purtroppo chi dovrebbe garantire l’ospitalità non sembra avere alcuna voglia di fare qualcosa. Chi oggi ha la proprietà della Moby e della Toremar ha, da tempo, abbandonato la ricerca di un dialogo con le categorie economiche, in particolare con gli albergatori. Anzi si è scelta la strada di un continuo, duro scontro che certo non giova a nessuno. E tanto meno alla nostra economia. Le Amministrazioni comunali, dal canto loro, non hanno mai tentato un’opera di mediazione e di pacificazione.
Recentemente ho fatto un sogno. Ho sognato che sulla prima pagina di tutti i quotidiani on line e cartacei e, tra questi, addirittura anche il Corriere elbano, giornale storico passato nella proprietà della Società Toremar, con titoli a grandi caratteri erano apparsi articoli che “inneggiavano” all’accordo raggiunto tra Comuni, Associazioni di categoria e Società di navigazione per una stagione turistica più lunga. E leggendo i vari articoli scoprivo, con meraviglia, tante buone cose.
L’Associazione albergatori, incoraggiata anche da una prossima inaugurazione del nuovo aeroporto che potrà favorire l’arrivo di turisti dal nord Europa, garantiva di tenere aperti, non tutti, ma un buon numero di alberghi fino alla Epifania, a prezzi molto convenienti offrendo agli ospiti interessanti pacchetti vacanza.
I Sindaci si dichiaravano pronti a ridurre drasticamente le tariffe di alcune tasse ( quelle sui rifiuti, sull’occupazione del suolo pubblico e sulle insegne) a quelle attività che avessero aderito al progetto di prolungamento della stagione e a consentire ai turisti di visitare gratuitamente tutto il nostro patrimonio storico e culturale. Inoltre con la Gestione associata per il turismo promettevano di mettere “in cantiere” una convincente azione promozionale, concordata con tutte le parti interessate.
La Moby e la Toremar avevano preso impegno ad effettuare più corse nei mesi di novembre e dicembre e, addirittura, ad applicare per qualunque passaggio le tariffe valide per i residenti.
Ad ogni Capodanno, infine, con la sponsorizzazione della Associazione albergatori e delle due Società di navigazione e con una quota della tassa di sbarco, non “bruciata” per le manifestazioni estive di luglio ed agosto, veniva organizzata una grande festa con la partecipazione di famosi cantanti e personaggi dello spettacolo.
Nel sogno ero certissimo che tutte queste buone cose si sarebbero avverate. Poi mi sono svegliato e la certezza è svanita. Mi è rimasta solo una tenue, davvero tenue speranza.
Giovanni Fratini