Nonostante l’assoluto oscuramento da parte del sistema informativo sta nascendo dal basso un nuovo soggetto politico di sinistra. Così forte è l’esigenza di una forza di sinistra autentica e veramente innovativa che tramite il “passaparola”, le centinaia di assemblee realizzate sul territorio, la rete di associazioni, movimenti politici e sociali, attivisti, gruppi di volontariato, sta nascendo “Potere al Popolo”, una realtà di cui sentirete parlare da qui alle elezioni del 4 marzo e, soprattutto, dopo. Ne fanno parte realtà di movimento, partiti come Rifondazione Comunista e PCI e realtà come Eurostop e NO TAV.
Portavoce della lista una giovane donna napoletana di 37 anni, Viola Carofalo, ricercatrice precaria. In realtà “Potere al popolo!” è solo la traduzione letterale della parola democrazia. Oggi molti lo hanno dimenticato, e pensano che democrazia sia andare a votare una volta ogni cinque anni partiti tutti uguali, e per il resto subire le decisioni che vengono prese altrove, non solo in parlamenti che ormai non rispecchiano più il paese, non solo da governi che sono macchine sempre più autoritarie, ma magari in qualche incontro riservato fra banche, finanza, associazioni di impresa, in qualche riunione di tecnocrati dell’Unione Europea.
Non troverete nella lista delle adesioni i vecchi leader del centro-sinistra, responsabili dei fallimenti del passato, rispetto ai quali la nuova formazione ha decisamente tenuto a distinguersi. E’ una lista formata dal basso, attraverso centinaia di assemblee territoriali.
Nel programma vi sono l’abrogazione della riforma Fornero e del Jobs Act, oltre a un grande piano di messa in sicurezza del territorio, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, il taglio delle spese militari, la redistribuzione della ricchezza. Tutti i dati dicono che se da un lato aumenta la povertà, da un altro lato è aumentata la concentrazione delle ricchezze: l’1% degli italiani detiene il 25% della ricchezza nazionale. Questi soldi non vengono dal cielo, sono il prodotto del lavoro di cui qualcuno si appropria in vari modi (non corrispondendo il giusto salario, con una tassazione iniqua etc).
Se vogliamo fare una società più giusta e salvare questo paese, si tratta quindi innanzitutto di andare a prendere questa massa di capitali e redistribuirla verso il basso. Questo progetto politico ha trovato sostenitori anche sul nostro territorio e l’assemblea di presentazione si terrà il 20 gennaio alle ore 16.30 presso la sala consiliare del Comune di Portoferraio, con la presenza di Massimo Cini, candidato della lista alla Camera dei Deputati.