Il rappresentante di Forza Italia, signor Palombi, ha definito un capolavoro politico quello riuscito ai due Sindaci di Rio Nell'Elba e Rio Marina, De Santi e Galli, di fondere i due comuni. Non solo, aggiunge pure uno sfottò elettorale al PD, dicendogli papale papale che queste operazioni politiche, le fusioni, (ricordandogli i fallimenti del Comune unico elbano e di Suvereto), riescono bene, come successo a Rio, solo alla destra e che quindi, per queste operazioni il PD non sia affidabile, nonostante il sostegno profuso dai dirigenti piombinesi e locali del PD, ne tanto meno sia affidabile quando prova ad amministrare Comuni elbani, persi tutti o di breve durata (Campo Elba docet), anche se mimetizzato con liste civiche.
Come dire, al PD elbano, che la destra elbana e le operazioni di destra le sanno fare meglio e solo loro e che quindi il PD rinunci a provare a sostituirli o a scimmiottarne modi e contenuti.
Il signor Palombi si risente poi dell'epiteto "fuggiasco" dato al De Santi (per dire il vero dalla minoranza consiliare e non dal PD), per l'abbandono anzitempo del mandato amministrativo che scadeva nel 2019, giustificandolo con la situazione inventata, di dissesto finanziario del comune di Rio Elba. Dove sia quest'altro capolavoro del De Santi non lo dice. Ma, ammettendo pure un deficit di bilancio o ricostruire una contabilità, alla luce delle innovazioni e regolarità normative e non certo di buchi, ammanchi o dissesti, chiediamo al signor Palombi, se altri Sindaci di centro destra, anche elbani, per esempio Porto Azzurro, che hanno trovato una situazione debitoria, sono forse scappati, fuggiti dalle loro responsabilità di amministratori eletti od invece hanno operato per risanare ed amministrare comunque i problemi dei cittadini e del territorio? Invece il capolavoro De Santi, ha messo tutto nelle mani di un Commissario Prefettizio ed è fuggito.
Oltretutto il signor De Santi, già in campagna elettorale aveva propagandato questa situazione e ciò nonostante, si è fatto eleggere sostenendo che avrebbe risolto tutti i problemi. Invece ha scelto di lavarsene le mani, come amministratore e rappresentante della comunità e di fuggire dimettendosi e non adempiendo compiutamente e responsabilmente alle richieste di chiarimenti venuti dalla Corte dei Conti; non prima di aver scorrettamente, in modo improvvisato e senza una adeguata consultazione dei cittadini, avviato la soppressione dello stesso Comune, ritenuto come qualcosa da gettare perché ormai irrecuperabile.
Il nuovo Comune di Rio, purtroppo a causa di tale improvvisazione, sta nascendo con grandi difficoltà, che solo lo spirito di servizio degli uffici dei due comuni e della trasparente ed imparziale attività del Commissario Prefettizio, è stato posto sulla strada giusta.
Ora, chiediamo al signor Palombi, dopo questa misera prova di irresponsabilità, di incompetenza e di incapacità che lui definisce pomposamente e ridicolmente, un capolavoro, se avete pure il coraggio come centrodestra, di candidarvi alla guida del nuovo Comune di Rio? Proprio in una fase di costruzione di nuove volontà politiche positive, di nuovi progetti, di nuove idee, di nuove e affidabili persone, vi riproponete per amministrare?
Inoltre, al Signor Palombi, consiglieremmo, sempre a proposito dei capolavori della destra elbana, a rendersi conto, proprio nei comuni Elbani da essa amministrati, quale grado di paralisi, immobilismo amministrativo e continue divisioni, i vostri Sindaci, abbiano ridotto le istituzioni Elbane, privando i cittadini Elbani, proprio attraverso i loro Comuni e amministratori, di veder rappresentati, curati e risolti i molteplici problemi, tuttora irrisolti, di questo territorio, dalla sanità ospedaliera, ai collegamenti marittimi, ai trasporti pubblici, alla scuola ed alla mancanza di lavoro. È giunto invece il momento di chiudere all'Elba con questa vostra disastrosa esperienza.
Da parte nostra abbiamo scelto di scendere in campo con un nuovo progetto della sinistra all'Elba, per un'alternativa di governo, capace di riunirla, recuperare un rapporto con quell'Elba, insoddisfatta socialmente, recuperando la protesta, l'indignazione, talvolta la rassegnazione e l'abbandono, di chi non si sente più politicamente e socialmente rappresentato dagli attuali partiti. Ridaremo ai comuni amministratori seri e responsabili e un ruolo, solidale socialmente e culturalmente, partecipato, il solo che può recuperare un rapporto amministrativo di giustizia sociale e sviluppo con le comunità Elbane.
Liberi e Uguali
Comitato Isola d'Elba