La decisione grave e inopportuna della giunta di destra, di eliminare la titolazione alla memoria di una grande figura storica, Pietro Gori, della piazza antistante il municipio di Portoferraio, si presta ad alcune considerazioni sulla realtà elbana, politica e culturale attuale.
Credo che poi, il vero fine non sia neanche quello di onorare l'ex Sindaco Dott. Ageno, protagonista di una vicenda certamente segnata da aspetti tragici per la morte seguita alla vicenda giudiziaria di cui fu vittima.
Intanto non credo che, con questa scelta si sia valorizzato in maniera giusta quello che poteva anche essere un giusto riconoscimento alla persona. Nè il clima creatosi potrà essere apprezzabile dalla famiglia, nè dare il giusto peso all'evento.
E allora perché si è proceduto comunque? perché si vuol fare una violenza, in tutte le direzioni, pur di perseguire l'obbiettivo? E quale è, allora, il vero obbiettivo, per il cui raggiungimento appare strumentalmente utilizzata la tragica vicenda del Sindaco Ageno?
Qui, non credo vi sia, nè un "risarcimento morale", nè umano, come va blaterando Forza Italia e suoi candidati e rappresentanti e necessita valutare politicamente e culturalmente quanto sta accadendo.
Da quando la destra ha egemonizzato le istituzioni e la politica elbana assistiamo ad una costante e aggressiva campagna di rimozione di tutto ciò che appartiene alla memoria storica, al simbolismo ed al patrimonio democratico, antifascista e sociale della comunità elbana.
Ricordo che ormai da anni, nel contesto delle istituzioni Elbane, la destra che per gran parte le dirige, ha progressivamente svuotate di significato e di partecipazione civile ed ideale, fino addirittura a non effettuarle, le celebrazioni sul 25 aprile o di altrettanti momenti significativi sul tema, le ricorrenze di martiri della resistenza partigiana e della liberazione che sono alla base della nostra Costituzione democratica.
Non meno significativa e come negazione di solidarietà civile e umana, fu l'espulsione dal suolo isolano degli "zingari" o il muro alzato all'accoglienza di rifugiati o richiedenti asilo.
L'azione politica della destra è fatta di queste cose: oscurare se non opprimere tutto ciò che appartiene ai valori di libertà e uguaglianza.
Questa decisione, voluta dalla giunta di centro destra di Portoferraio, si colloca in questa operazione di "pulizia mentis". Con essa si vuol colpire un simbolo quale quello rappresentato dalla vita, dalla storia di Pietro Gori, che evoca quel gran movimento di emancipazione, per la giustizia sociale, delle classi lavoratrici, degli oppressi ed emarginati che dagli inizi secolo attraversò tutto il Novecento, dall'anarchismo, al Socialismo, al liberalismo democratico.
È la storia della difesa della dignità e della libertà di tutte le persone, dal più umile e povero al ricco. Questo è un momento oscuro che deve far riflettere tutti i democratici Elbani.
Pino Coluccia