Come associazioni di categoria siamo al fianco dell’Associazione Forense Isola d’Elba e desideriamo esprimere grande preoccupazione per la mancata proroga della norma che prevede la soppressione delle sedi distaccate dei tribunali.
Gli uffici del tribunale presenti nelle isole, come più volte sottolineato in questi giorni anche da vari soggetti istituzionali, rappresentano di fatto l’esercizio del diritto alla giustizia di cittadini residenti che già a causa della mancanza di continuità territoriale devono sopportare costi e disagi diffusi.
Siamo in presenza pertanto di una assoluta priorità che “obbliga” tutte le forze sociali, economiche e politiche del territorio a dare il proprio sostegno alle azioni volte a favorire il mantenimento della sede distaccata a Portoferraio.
La chiusura del tribunale rappresenterebbe un insostenibile quanto ingiusto aggravio di costi per poter raggiungere il tribunale di Livorno. In quest’ottica, le Sezioni Distaccate dei Tribunali hanno la funzione insostituibile di garantire anche alla cittadinanza che vive in luoghi non facilmente raggiungibili un servizio di giustizia insopprimibile e vogliamo auspicare che le Istituzioni e tutte le forze politiche, attuali e future viste le imminenti elezioni, si adoperino senza strumentalizzazioni e con determinazione per risolvere questo gravissimo problema, ponendovi rimedio con un provvedimento correttivo ed a questo punto definitivo.
Vogliamo anche ricordare come questo gravissimo disagio si andrebbe a sommare ad ulteriori disagi legati alla mancanza di una vera continuità territoriale, come quello legato alla difficoltà di fruire di servizi sanitari pubblici, spesso essenziali, che obbligano pazienti e familiari a costosi trasferimenti in città o come quello del diritto allo studio di studenti universitari, anch’essi obbligati a costosi trasferimenti di domicilio con alti costi di affitto per la durata degli anni di scuola, tutto ciò, senza dimenticare le difficoltà ed i costi per i collegamenti marittimi.
Una situazione questa che non solo dovrebbe escludere iniziative di depotenziamento di servizi essenziali e diritti sacrosanti acquisiti in un paese moderno, ma che anzi dovrebbe suggerire alle forze politiche ed istituzionali di prendere in considerazione l’allestimento di un impianto normativo specifico per le piccole isole italiane che tenga conto della effettiva necessità di salvaguardare i cittadini che vivono di limitazioni e disagi inerenti la condizione dell’insularità.
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