“Serve un Progetto-Elba, un piano di riorganizzazione dei servizi sociosanitari. La sanità dell’isola può e deve ripartire per restare al passo di un Paese moderno ed efficiente”. A proporlo è Alessandro Brunini, candidato di Liberi e Uguali alla Camera, collegio Toscana 14 che comprende anche l’Elba.
“Questa è una delle aree maggiormente a rischio sul territorio nazionale per la sanità e solo chi ha vissuto un luogo e lavorato in condizioni difficili, come è capitato a me, può capire di cosa ci sia davvero bisogno. I problemi che riscontriamo ovunque (finanziamento del San sempre più basso, i professionisti che vanno in pensione in numeri elevati senza essere rimpiazzati per mancanza di concorsi, la crescita delle malattie croniche) qua sono accentuati - afferma ancora Brunini - per motivi semplici: l’insularità stessa limita le persone a venire a lavorare qui, con la riduzione intrinseca dei servizi che invece vengono erogati sul continente, inclusa la gestione delle malattie acute”.
Da qui la necessità e la proposta di un piano di riorganizzazione, un ‘Progetto Elba’, come spiega il candidato di LeU, in cinque punti: “Anzitutto uno stanziamento di risorse economiche da destinare ai professionisti che intendono lavorare sull’isola, per almeno tre anni, per un impegno di spesa fino a 2 milioni di euro da stanziare nella Legge di stabilità ogni anno, extra contrattuali. Poi la localizzazione di una foresteria ad uso abitativo, utilizzabile per un massimo di 6 mesi, per le persone che giungono sull’isola fino a quando non trovano una sistemazione propria, una convenzione con le compagnie di navigazione per tutti i lavoratori con tariffe pari a quelle dei residenti, il raddoppio del punteggio da usare nelle graduatorie, dove previsto, per tutte le figure professionali, per il periodo di impiego all’Elba e infine un fondo da destinare alla ristrutturazione e ammodernamento delle strutture ospedaliere. Questo è il mio impegno concreto, con semplici ma incisive proposte perché il diritto alla salute degli elbani sia davvero tale”.