Come cittadino che usufruisce del servizio della giustizia e contribuente, pagatore di tasse con le quali si mantiene in piedi tale servizio, credo di poter aver voce sulla questione della chiusura del tribunale.
Sono totalmente in accordo con gli avvocati in rivolta che vogliono mantenere aperto il servizio del
tribunale all’Elba.
Fatta questa premessa mi sarebbe piaciuto che la protesta fosse più abbondante e cioè riguardasse anche i
tempi biblici per ottenere sentenza.
Tempi biblici che gli avvocati conoscono bene perché li patiscono insieme con i loro assistiti.
Tempi biblici che dilatano le spese.
Tempi biblici che rendono la giustizia non un servizio ma, purtroppo, un disservizio.
Marcello Camici