Come abbiamo già visto nelle tornate precedenti le elezioni amministrative, ma anche quelle regionali, sui problemi del governo del territorio soprattutto ambientali hanno fatto papino. Specialmente sull’ambiente l’assenza è stata clamorosa e il dazio salato.
Con la crisi politica incombente questo rischio se possibile è cresciuto perché l’ambiente è l’ultima delle questioni che preoccupa. Basta scorrere le cronache per avere conferma che ormai si verificano i pasticci più sconcertanti senza colpo ferire. E non mi riferisco solo ai Parchi nazionali e regionali ma anche all’inquinamento marino e fluviale, alla monnezza, all’abusivismo che impazza, alle nomine più scandalose. Insomma se le preoccupazioni erano gìà serie con l’attuale e incerta situazione politica nazionale i rischi si accrescono a dismisura.
Ecco perché facciamo appello, unitamente ai tanti ambientalisti da tempo sul piede di guerra, perché anche in vista del prossimo 10 giugno si faccia sentire la voce di chi nelle istituzioni e non solo questi problemi non li ha dimenticati.
In Toscana d’intesa anche con realtà confinanti lo stiamo facendo anche con aiutandoci con libri dedicati a questi argomenti diventati scomodi per troppi.
Renzo Moschini