Al sindaco di Portoferraio
Caro Mario,
ci conosciamo sin da quando eravamo giovani.
Mi permetto, per questo, di scrivere dandoti del tu.
Leggo che, con un po’ di amarezza, scrivi che la politica è troppo presente nella sanità.
Nella sanità ho operato come medico per oltre cinquanta anni.
E’ vero: la politica è presente nella sanità non solo in modo esagerato ma, soprattutto, in modo sbagliato.
E’ presente nei criteri di scelta non solo del personale amministrativo, a partire dal direttore amministrativo, ma anche di quello sanitario, a partire dal dirigente di primo livello (primario).
A patirne è il principio di imparzialità e di buon andamento, sanciti dalla carta costituzionale.
E’ infatti seguendo questi principi che devono essere organizzati i pubblici uffici.
Nella sanità pubblica chi ricopre una carica, ricopre al tempo stesso un ufficio pubblico è cioè pubblico ufficiale.
La sanità è pubblica amministrazione della salute e agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso dove assai spesso la politica è presente non solo in modo esagerato ma soprattutto sbagliato.
Il nuovo ministro della sanità appena insediatosi ha affermato “via la politica dalla sanità”.
In verità questa frase l’ho già sentita da molti ministri che hanno preceduto l’attuale.
Chi vivrà vedrà e se son rose fioriranno.
Cari saluti
Marcello Camici