Tra le priorità dell'Amministrazione che, da circa un anno, mi onoro di guidare, il recupero ed il rilancio dell'isola di Pianosa hanno sempre avuto un posto di primo piano. A questa intenzione, che non è rimasto un mero proposito elettorale, è stato dato seguito attraverso una serie di atti e di iniziative che, in un solo anno di lavoro, hanno già fatto ben percepire quale sia la strada che l'amministrazione campese intende perseguire, per la rinascita dell'Isola piatta.
In primis, dopo un complesso ed intenso lavoro, è stato approvato il nuovo regolamento degli usi civici ed uno statuto, con la creazione di un'amministrazione separata dell'isola. Questi passaggi propedeutici sono stati fondamentali per stabilire a chi appartiene ogni singolo fabbricato dell'isola, dando così modo ai suoi due proprietari, l'Agenzia del Demanio e l'amministrazione separata del Comune di Campo nell'Elba appena creata, di poter intraprendere un percorso di valorizzazione e di recupero. Il secondo passaggio, di prossima determinazione, riguarda la firma un importantissimo protocollo di intesa tra il Comune di Campo nell'Elba, il Demanio dello Stato, il Parco dell'Arcipelago Toscano e il Ministero di Grazia e Giustizia che stabilisce le linee guida di sviluppo dell'isola.
L'intervento del Sindaco di Capoliveri dimostra, indubbiamente, come lo stesso non conosca bene di chi siano le competenze territoriali e le complesse dinamiche che regolano il governo dell'isola.
Entrando nel merito più specifico, sollevato dall'intervento di Ruggero Barbetti, è difficile comprendere se questo sia una boutade estiva o se il Sindaco di Capoliveri creda davvero sia percorribile un progetto che preveda di utilizzare la nostra straordinaria isola come centro di smistamento dei migranti. Perché, se fosse vero il secondo caso, è bene sottolineare che Pianosa non sarebbe certamente in grado di poter adempiere a questa funzione, stante l'assoluta assenza di qualsiasi infrastruttura e servizio (pensiamo ad esempio alla mancanza di un impianto fognario) in grado di poter assorbire tale complessa antropizzazione.
Ma, a prescindere dall'aspetto tecnico-infrastrutturale, non possiamo non ricordare che, qualsiasi decisione sull'Isola di Pianosa, non può non passare per la volontà dell'amministrazione comunale di Campo nell'Elba, che non contempla nemmeno lontanamente una qualsiasi possibilità di utilizzo dell'Isola nella direzione prospettata dal Sindaco Barbetti.
Lo sviluppo dell'Isola deve passare per una serie di interventi, anche delicati e costosi, che prevedono il rilancio dell'isola attraverso il rigoroso rispetto dell'ambiente e del territorio, la cui integrità e peculiarità devono essere tutelate ai massimi livelli.
Questo si può fare solo evitando l'introduzione sull'isola di un turismo di massa, ma soprattutto attraverso interventi eco sostenibili che non contaminino quello che ancora adesso rappresenta un vero paradiso sulla terra.
L'equilibrio tra la giusta condivisione di un territorio così meraviglioso e peculiare, che chiunque ha diritto di conoscere e visitare, e il rispetto del suo ambiente, è una complessa sfida che questa amministrazione intende perseguire e vincere con la massima determinazione, grazie anche alla collaborazione di tutti gli organismi ed istituzioni che hanno l'onere e l'onore di gestire i beni di questa preziosissima isola campese.
Tra questi non ci risulta ci sia il Comune di Capoliveri.
Arch. Davide Montauti, Sindaco di Campo nell'Elba